Ha chiuso l’Hotel Miramonti “Speriamo in un nuovo gestore”
«La chiusura di un albergo non può che essere motivo di rammarico per tutto il paese. Speriamo che i proprietari della struttura possano trovare al più presto un nuovo gestore». Con queste parole l’assessore al Turismo di Saint-Vincent Marco Ciocchini commenta la chiusura - avvenuta pochi giorni fa, a 5 anni esatti dalla sua riapertura - dell’Hotel Miramonti in via Ponte Romano. Un albergo importante, con una cinquantina di camere (circa 120 i posti letto) e ampie sale comuni: aveva ospitato la scorsa estate il ritiro della squadra di calcio del Cagliari. «Non abbiamo avuto modo di confrontarci con i vecchi gestori del 4 stelle e quindi non possiamo sapere le motivazioni che hanno portato a tale scelta. - dice ancora Marco Ciocchini - Abbiamo sentito però che c’è già qualche interesse e ci auguriamo quindi che si vada verso la soluzione auspicata da tutti, cioè che il Miramonti possa presto riaprire i battenti».
«Ci rendiamo conto che non era semplice gestire una struttura del genere, - commenta il referente Adava della località termale Carlo Motto Ros - con i problemi anche legati al reclutamento di personale che sono comuni in questa fase storica a tutto il settore alberghiero. In certi periodi dell’anno, soprattutto quelli legati ad eventi come il biliardo, si lavora bene, ma poi diventa faticoso reggere il ritmo, soprattutto se le spese di gestione sono elevate, come supponiamo fosse nel caso del Miramonti».
Lo storico albergo, che si trova in via Ponte Romano e fu costruito nei primi decenni del Novecento, dopo una chiusura durata parecchi anni era stato rilevato nel 2018 dalla cooperativa di Civitanova Marche “13 Maggio” che aveva effettuato una serie di opere di adeguamento necessarie alla ripresa delle attività. La sua riapertura era stata accolta con entusiasmo dall’allora Amministrazione comunale guidata da Mario Borgio. Si erano poi succedute diverse gestioni, fino all’attuale che ha lasciato in settimana. Il Miramonti visse il suo periodo d’oro negli anni Trenta. Alterne vicende ne decretarono la chiusura per diverso tempo, fino ad un’ingente opera di ristrutturazione avvenuta negli anni Novanta e la conseguente riapertura per alcune stagioni. Poi di nuovo la serrata e quindi, nella primavera del 2019, a distanza di più di un decennio, l’avvio con la rinnovata gestione. Ora si ricomincia da capo.