«Guardare a nuovi posizionamenti e a idee di marketing e di prodotto»
«Promuovere una destinazione è sempre più difficile e necessita sempre più di un approccio sistemico e scientifico per parlare di un tema che ormai è materia di ambito mondiale con cui le località turistiche devono confrontarsi. È necessario per questo avere una visione ampia per comprendere cosa succederà nel prossimo futuro, capire quali sono i nuovi trend, i nuovi paradigmi di prodotto e comunicazione, per essere pronti, riducendo al minimo il rischio di sbagliare scelte». Con queste parole il sindaco di Courmayeur, Roberto Rota, è intervenuto al convegno organizzato dal CSC di Courmayeur, in collaborazione con l’Assessorato regionale del Turismo, venerdì scorso, 12 aprile, al Centro Congressi Courmayeur e dal titolo «Turismo della Montagna: dati, scenari, tendenze e strategie - operatori a confronto».
«Il bilancio è positivo perché stimoli e provocazioni “turistiche” presentate nei vari interventi hanno acceso la riflessione dei presenti su nuovi scenari possibili attraverso idee e processi, - commenta Roberto Rota - la presenza di relatori nazionali e internazionali su esperienze simili alla nostra, come quelle portate da Madonna di Campiglio e Crans Montana, hanno rappresentato un momento di approfondimento e riflessione utilissimo. Con il CSC Courmayeur abbiamo creato un programma che ha avuto quale obiettivo quello di guardare al turismo che sarà, per metterci tutti intorno ad un tavolo e analizzare modelli organizzativi, prospettive e comprendere dove andare, come intercettare operatori privati che sono sempre più fondamentali per lo sviluppo dei territori, così come guardare a nuovi posizionamenti e a nuove idee di marketing e di prodotto».
Riflettere su tali visioni facendo rete con altre località turistiche montane che condividono sistemi turistici similari è stato un ulteriore tassello di questo confronto. Il Comune di Courmayeur ha cercato di spingere la riflessione oltre i confini locali per portare in casa sguardi e processi con i quali la cittadina ai piedi del Monte Bianco si confronta spesso all’interno dei circuiti di appartenenza come Altagamma, Best of The Alps, il progetto 10 Comuni della Camera di Commercio italiana di Nizza.
«Credo sia necessario mettersi in discussione continuamente - aggiunge il Sindaco - perché cambiare è difficile, e spesso si rischia di arroccarsi su posizioni e visioni che non tengono conto della velocità con cui procede il sistema turismo che è globale e i cui flussi ci toccano ma sono mutevoli. Confrontarci ormai con la concorrenza mondiale ci obbliga a guardare a nuovi modelli di sviluppo per i quali servono non solo dati ma anche consapevolezze e indirizzi. Siamo passati da un turismo dell’autenticità a quello della ri-creazione dove dobbiamo portare le nostre tradizioni nel futuro. L’esperienza presentata da Crans Montana, che parte dalla fusione di 4 comuni, credo abbia dato spunti rilevanti, loro hanno lavorato su concetti importanti e che in parte possono essere attuali anche qui in Valle d’Aosta: la consapevolezza che la costruzione di seconde case non deve avvenire a scapito degli alberghi, l’adozione di politiche mirate, strumenti di pianificazione territoriale. Questi percorsi sono stati il motore per lo sviluppo turistico di questa località, la sinergia fra il pubblico e il privato ha portato a creare prodotti di marketing per un turismo sulle 4 stagioni, gli eventi internazionali ed un sistema economico diversificato. Allo stesso modo l’esempio di Madonna di Campiglio con la nascita dell’Azienda per il Turismo SpA, società a carattere privatistico che vede coinvolti i Comuni della Val Rendana, e la relativa organizzazione incentrata su innovazione, analisi dei dati per il business e il marketing e il coaching per gli operatori; la divisione dei ruoli con Trentino SpA. Tutto ci racconta di località turistiche che affrontano problematiche e domande simili alle nostre. La montagna è un sistema complesso, ma ricco di potenzialità sempre nuove, con narrazioni e focus che evolvono».