«Si trovi l'accordo al più presto per dare il via al cantiere per il raddoppio»
«La conferma della chiusura anche per il 2024 del traforo del Monte Bianco non giunge inaspettata per le nostre imprese, ma certamente non è un segnale incoraggiante» afferma Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta. «I due mesi di stop nello scorso autunno hanno infatti impattato sull'export delle nostre aziende, e anche più in generale sul clima di fiducia. I dati previsionali che abbiamo presentato questa settimana testimoniano come occupazione e utilizzo degli impianti nonostante queste incognite, abbiano tenuto, ma mi domando sempre più spesso che impatti avrà questa situazione sull'attrattività verso potenziali nuovi investitori che scelgano la Valle d'Aosta per venire a insediarsi. È una domanda a cui nessuno può rispondere, con esattezza, ma dovrebbe essere un interrogativo quotidiano per tutti coloro che hanno un ruolo di rappresentanza, politica ed economica». Francesco Turcato (foto) ricorda che «A giugno voteremo per le elezioni europee, e sento parlare spesso di Bruxelles solo per veti e divieti. L'auspicio è invece che sulla vicenda del traforo del Monte Bianco, si trovi l'accordo al più presto per dare il via al cantiere per il raddoppio, e non solo per le date delle chiusure. Perché quello era lo spirito che animò chi decise di costruire questo collegamento cruciale, e grazie a cui la Valle d'Aosta ha potuto uscire da un isolamento secolare, che noi imprese non vogliamo rivivere mai più».