Scialpinismo, le conseguenze in caso di incidente: convegno a Courmayeur
L’Osservatorio sul sistema montagna “Laurent Ferretti” della Fondazione Courmayeur Mont Blanc e la Fondazione Montagna sicura organizzano per venerdì prossimo, 19 aprile, a Courmayeur, nella sala della Fondazione Courmayeur Mont Blanc, il convegno «Sport outdoor. Lo scialpinismo», con il patrocinio del Coni Valle d’Aosta e della Camera civile di Genova.
Fondazione Courmayeur Mont Blanc e Fondazione Montagna sicura tornano a confrontarsi con i temi più attuali dello scialpinismo, lo fanno nella cornice degli incontri sugli sport outdoor che hanno preso il via nel 2022 approfondendo le tematiche operative e giuridiche di maggior rilievo rispetto a quattro sport particolarmente praticati in Valle d’Aosta: lo sci alpino, il trail running, mountain biking e, per l’appunto, lo scialpinismo.
Il convegno si articola in due sessioni: la prima vede protagonisti i soggetti che operano sul territorio e si interfacciano con i problemi quotidiani dello scialpinismo; la seconda sessione, invece, ospita insigni giuristi che si confronteranno sulle tematiche principali che caratterizzano la disciplina dello scialpinismo, le conseguenze in caso di sinistro, i criteri di attribuzione della responsabilità e l’evoluzione giurisprudenziale. Nel corso degli ultimi anni il legislatore è intervenuto con rilevanti provvedimenti normativi che hanno inciso sulla disciplina dello scialpinismo. Il riferimento va in particolare alla cosiddetta «direttiva valanghe» e al decreto in materia di sicurezza negli sport invernali. Si tratta di norme importanti ma che non hanno scalfito un trend in continua crescita: sono sempre più numerosi gli scialpinisti incapaci di valutare il rischio che vanno affrontando e quindi non in grado di assumersene consapevolmente la responsabilità. Vi è oggi da interrogarsi se anche per lo scialpinismo sia cresciuta in maniera esponenziale la convinzione che ad ogni rischio debba corrispondere per forza la responsabilità di qualcuno, se sia esplosa la cultura ben definita della “protezione attesa” a tutti i costi. Nella società attuale troppo spesso quando un soggetto subisce un danno invoca a prescindere protezione, chiede tutela giuridica, civile e/o penale, chiede indennizzi e risarcimenti.