St-Pierre, l’uomo accoltellato salvato dall’intervento di un’infermiera
E’ stato convalidato dal Gip del Tribunale, dopo l’udienza tenutasi mercoledì 10 aprile, l’arresto del 38enne Florin Nicusor Mazilu. A fermarlo domenica scorsa, 7 aprile, con l’accusa di tentato omicidio, sono stati i carabinieri. L’uomo, per il quale il giudice hadisposto la custodia cautelare in carcere, è stato fermato per aver accoltellato un 32enne di nazionalità italiana a Saint- Pierre.
I fatti sono avvenuti nel giorno in cui si tenevano i festeggiamenti di Sant’Antonio, nello cortile esterno attiguo alla Macelleria Valdigne Carni di Claudio Trucchiero, completamente estraneo alla vicenda, che tuttavia si è visto sequestrare temporaneamente l’attività (riaprirà a breve) a causa dei necessari accertamenti delle Forze dell’Ordine. A scatenare il litigio - secondo i primi riscontri degli inquirenti - un apprezzamento ad una ragazza. E’ successo nel corso della serata, quando nelle vicinanze della macelleria un gruppo di persone stava continuando a festeggiare. Il 32enne ferito dal fendente sferrato alla gamba da Florin Nicusor Mazilu è stato trasportato dal 118 in condizioni gravi - è stata colpita anche l’arteria femorale - all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta.
I Carabinieri, giunti sul posto, hanno immediatamente individuato l’aggressore, arrestandolo in flagranza di reato. Le indagini sono coordinate dalla Procura di Aosta con il fascicolo assegnato al sostituto procuratore Manlio D’Ambrosi.
Il racconto dell’infermiera A salvare la vita all’uomo è stato il tempestivo intervento di Cristina Esposito, infermiera professionale all’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta dal 1997 ed ex presidente della Pro Loco del paese. «Io abito di fronte alla macelleria - racconta Cristina Esposito - e quando ho sentito gridare, mi sono affacciata e ho visto una persona a terra, che non conosco, in una pozza di sangue. Mi sono precipitata a soccorrere quell’uomo: ho tamponato la ferita e uno dei presenti mi ha dato la sua cintura dei pantaloni che ho stretto, con l’aiuto anche di altre persone, sopra il taglio. Non mi sento affatto un’eroina: lavoro nel Reparto dei Rianimazione e non mi era mai capitata una cosa simile. Però io e le mie colleghe siamo preparate ad affrontare le emergenze e devo dire che tutti i presenti hanno collaborato al massimo per salvare il ferito. Aggiungo solo che mi spiace moltissimo per l’accaduto che ha rovinato una festa bellissima dove non si erano mai verificati episodi di violenza».