Design che passione! Incontro con Elettra Danna e Louis Aymonod per gli studenti del Manzetti

Design che passione! Incontro con Elettra Danna e Louis Aymonod per gli studenti del Manzetti
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Inseguire i sogni può diventare un lavoro, o una scelta di vita. In questa ottica, nell’ambito delle attività di orientamento, i ragazzi e le ragazze delle classi 3A e 3B dell’indirizzo informatica e telecomunicazioni del Manzetti di Aosta hanno incontrato due giovani appassionati di design. Martedì 2 aprile, al rientro dalle vacanze di Pasqua, Elettra Danna e Louis Aymonod hanno messo la loro passione e i loro percorsi professionali a disposizione degli studenti. Elettra Danna frequenta il secondo anno dello IED di Milano, nel corso di CG Animation, e ha presentato alcuni lavori realizzati in team con i compagni di studio, oltre ad un progetto di videogioco che è stato oggetto di una tesi di laurea. “Se questa è la vostra passione - ha detto ai giovanissimi - ci sono molte strade per realizzarla. Vi chiederanno soprattutto di essere disponibili, veloci nelle consegne e di saper lavorare insieme agli altri”.

L’approfondimento sui videogiochi caratterizza alcune attività curricolari ed extracurricolari dell’indirizzo informatico della scuola, con esperienze di programmazione, in collaborazione con il FabLab di Ivrea, incontri con professionisti del settore, nell’ambito della musealizzazione con strumenti multimediali, e si completa ora con la testimonianza di studenti o giovani imprenditori. “In gran parte dei nostri progetti - continua Elettra Danna - non è necessario saper programmare ma, lavorando con professionisti, che hanno anche altre attività oltre all’insegnamento, dobbiamo essere flessibili negli orari e precisi nelle consegne”.

Pur avendo iniziato con altre esperienze, anche Louis Aymonod si è specializzato in immagini generate dal computer, per poi aprire una propria azienda e dedicarsi in particolare alla realizzazione di animazioni e video, a livello internazionale, nel mondo del marketing e della pubblicità. “Ci sono molte esperienze da provare - ha raccontato Louis Aymonod - molte occasioni da cogliere. Non si smette mai di imparare e il bello è lasciarsi coinvolgere in nuove esperienze. A me è successo con l’archeologia sotterranea, oppure quando ho cominciato a realizzare video, grazie anche al supporto di collaboratori molto validi. Alla fine i grandi marchi scelgono di lavorare con te non solo perché sei capace, perché ci sono magari altri più bravi. ma perché hai l’approccio in cui si riconoscono di più”. Louis Aymonod ha scelto da poco di riportare la sua base di lavoro e di vita in Valle d’Aosta, pur continuando a trascorrere a Milano il tempo necessario. “Al di là della passione e delle scelte lavorative - ha spiegato ai ragazzi del Manzetti Louis Aymonod - bisogna tener conto della qualità di vita. Il mio sogno potrebbe essere quello di disegnare auto o componenti per un grande marchio, ma se quell’azienda si trova nella periferia di Milano e ogni giorno devo viaggiare 50 minuti nella nebbia e passare 8-10 ore chiuso in un ufficio, devo chiedermi se è la vita che voglio fare. Le alternative ci sono, basta coglierle”.

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