È mancato Antonio Radizza Comandò il Battaglione Aosta
Antonio Radizza giunse nella nostra regione nel 1966 con il grado di capitano del Corpo degli Alpini e all’apice della sua carriera comandò il Battaglione Aosta, con il grado di tenente colonnello. «Ha posato lo zaino ed è andato avanti» - come si legge sull’epigrafe - all’età di 89 anni mercoledì scorso, 3 aprile, nella sua abitazione in via Plan des Rives, nel capoluogo regionale. La sua storia, però, parte da lontano. Infatti era nato il 16 gennaio 1935 sull’isola di Curzola, nella Dalmazia meridionale, oggi in Croazia ma allora appartenente all’Italia. Il destino di suo padre Salvatore fu tragico, dato che fu un martire delle foibe. Sabato 10 febbraio, nell’ambito delle iniziative organizzate per il Giorno del Ricordo, i giardini pubblici in corso XXVI Febbraio ad Aosta sono stati intitolati alla sua memoria. Infatti Salvatore Radizza, dopo l’armistizio dell’8 settembre, venne arrestato dai partigiani di Tito, imprigionato e fucilato il 2 ottobre dello stesso anno con altri civili e militari italiani. Riuscì, però, a far fuggire la moglie Gina Perucich ed i figli Antonio e Maddalena che si stabilirono a Bari, città appena liberata dagli alleati, dove fu loro assegnato uno degli alloggi riservati ai profughi. Antonio Radizza si diplomò al collegio navale “Niccolò Tommaseo” di Brindisi e poi entrò nell’accademia dell’Esercito e scelse la specialità degli alpini. Il suo primo incarico fu alla Divisione Julia nel Battaglione Alpini Gelmona a Moggio Udinese. Promosso capitano, fu trasferito alla Divisione Taurinense nel Quarto Reggimento Alpini a Torino e, successivamente, nel 1966, ad Aosta dove comandò la 41esima Compagnia “Lupi”. Raggiunto il grado di maggiore, ricoprì diversi incarichi al Castello generale Cantore, sede della Scuola militare alpina, per poi comandare dal 1980 al 1987 il Battaglione Aosta nella caserma Testafochi e infine congedarsi nel 1987. Dal matrimonio con Emilia Galliano, conosciuta a Torino e sposata il 20 giugno 1964 che lavorò al Catasto di Aosta, mancata il 28 marzo 2019, nacquero Salvatore Paolo nel 1967, che ha seguito le orme del padre - dato che ha comandato con il grado di generale di Brigata il Centro Addestramento Alpino dal 2017 al 2019 e ora è in servizio al quartiere generale della Nato a Bruxelles -, e nel 1971 Elena. Antonio “Tonci” Radizza è stato salutato per l’ultima volta ieri, venerdì 5 aprile, nella chiesa di Sant’Orso. Oltre ai figli e alla sorella, lascia gli amati nipoti Italo Antonio, Lorenzo e Martina.