Ascensori volanti
Aosta è isolata, i treni saranno sospesi per lavori per 3 lunghi anni, i pullman circolano attualmente a rilento a causa di altri lavori sull’autostrada, il traforo a tratti chiude per ripristini e l’aeroporto non esiste.
Sono stati stanziati in effetti più di 7 miliardi con l’idea di riaprire l’aerostazione “Corrado Gex”, abbandonata da più di dieci anni a se stessa. Siamo ancora nella fase di bonifica che precede l’avvio vero e proprio dei lavori e in una fase di controllo della Corte dei Conti.
Eppure l’ultima opera architettonica di Gae Aulenti, che nel 2008 preconizzando il futuro la definiva una “impresa impossibile”, è finita nel peggiore dei modi. Non è mai stato infatti ultimato il suo lavoro, prima mutilato in altezza e poi fermo da più di 10 anni, peraltro nemmeno conservato, anzi vandalizzato.
L’aerea semi costruita dell’aeroporto, che nel 2013 fu abbandonata in stato già avanzato degli interventi, completa di molti arredi, è stata dimenticata anzi smontata a pezzi in questi anni, al punto che ormai vuota e cadente oggi richieda un’impegnativa bonifica con relativo smaltimento di macerie, prima ancora che inizino i veri e propri lavori di costruzione, di edificazione ex novo della struttura aeroportuale.
Radio assistenza, volo commerciale notturno, un terminal di quasi 3.500 metri quadri con parcheggi e servizi, un hub turistico…tutto è per ora sono solo un sogno, auguriamoci che ne valga la pena, che questo polo aviario diventi un incentivo turistico e che porti un vero plus alla Valle d’Aosta.
Il progetto dell’archistar neoliberty tra i più famosi al mondo, Gae Aulenti, colei che disegnò le celebri volte del Musée d’Orsay a Parigi, per intenderci, è ormai annientato, nonostante dovesse rappresentare uno dei fiori all’occhiello della regione e sia costato più di 8 milioni di euro.
Per ora vedo solo un minus di senso civico e ancora mi chiedo incredula: chi può essere passato indisturbato la notte da quelle parti con un’ascensore sulla schiena o un lavandino sotto il braccio?