In Valle 800 diagnosi di tumore ogni anno “Numeri in lieve crescita come in tutta Italia”

In Valle 800 diagnosi di tumore ogni anno “Numeri in lieve crescita come in tutta Italia”
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E' stato rinnovato il comitato scientifico della Fondazione oncologica valdostana. Ne fanno parte il direttore sanitario dell'Usl VdA Mauro Occhi, il primario del reparto di Oncologia dell'ospedale regionale “Umberto Parini” Marina Schena e il direttore del reparto di Oncoematologia dell'ospedale San Raffaele di Milano Fabio Ciceri; collaboratore è il fisico Fabio Truc. Lo ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi. «Da sempre la comunità valdostana - ha detto Carlo Marzi - ha dimostrato una grandissima sensibilità verso la ricerca oncologica. La Fondazione oncologica valdostana è dal 2010 un importante strumento di ricerca che la nostra regione ha voluto. Con il recente avvicendamento alla direzione sanitaria dell'Usl abbiamo deciso di rinnovare il comitato scientifico dando una connotazione leggermente diversa. Entrano nell'organismo esperti locali e di fuori Valle, questo è un messaggio assolutamente positivo. ». «Si tratta - ha aggiunto Nora Martinet, presidente della Fondazione - di esperti di grande valore, che si occuperanno del nuovo piano di ricerca che sarà presentato nei prossimi mesi».

Durante l’incontro di presentazione organizzato martedì scorso, 26 marzo, è emerso che sono circa 800 i nuovi casi di tumore diagnosticati in Valle d’Aosta ogni anno. Numeri in lieve crescita e allineati ai dati nazionali. «Storicamente - ha spiegato la direttrice Marina Schena - diagnostichiamo circa 800 nuovi casi di tumore all’anno, di tutti i tipi. Non tutti arrivano però alla nostra osservazione. Il trend ricalca quello nazionale, ovvero in lieve incremento nell’incidenza patologie tumorali. A questo si associa anche il trend in diminuzione per mortalità per tumore. Un dato molto importante». «Va detto - ha concluso Marina Schena - che questo trend in aumento è dovuto a fatto che l’età della popolazione italiana aumenta. Essendo una serie di patologie legate in qualche modo all’invecchiamento è un trend che ci aspettiamo. Nel settore della ricerca, che resta l'obiettivo principale della Fondazione, immagino un impulso alla ricerca in campo genomico possibilmente in sinergia con il progetto già esistente in Valle d'Aosta, che quest'anno arriva a scadenza, ma anche e soprattutto ad un rilancio di ricerche di tipo clinico all'interno dell'Azienda, ad esempio sull'utilizzo della biopsia liquida nella diagnosi e nel follow up di alcune neoplasie».

Allargando un po’ la prospettiva, da una recentissima ricerca della Queen’s University di Belfast, divulgata lunedì anche dalla Bbc, è emerso che sono in particolare crescita (di circa il 20 per cento negli ultimi 25 anni) i tumori tra i giovani, in età tra i 18 e i 49 anni. Un dato relativo all’Irlanda del Nord ma che sembra comune a gran parte dei paesi occidentali, Italia compresa.

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