Livio Chenal, uomo generoso tradito dal cuore adesso che la vita iniziava anche a sorridergli

Livio Chenal, uomo generoso tradito dal cuore adesso che la vita iniziava anche a sorridergli
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Livio il generoso ci ha lasciati. Da quattro giorni nessuno rispondeva al telefono di Livio Chenal, convalescente dopo una riuscita operazione all’anca non lo si vedeva in paese, lui così abitudinario senza passare nemmeno un momento al bar a chiacchierare con gli amici. Molto strano e così mercoledì sera le preoccupazioni sono diventate una triste realtà. Allertati i Carabinieri e sfondata la porta del suo alloggio, Livio era li sul letto, morto nel sonno, a soli 46 anni, essendo nato il 10 settembre del 1977.

Livio Chenal parlava già della prossima Adunata nazionale degli alpini a Vicenza, pensando alla sua protesi che gli avrebbe consentito di sfilare, come una volta, magari reggendo lo striscione, quello che gli piaceva fare. Tutti in paese conoscevano la sua storia, momenti bui tanti, momenti belli pochi, sin dall’infanzia, ma nel suo carattere un fattore lo faceva amare, quella generosità che si manifestava in ogni occasione, che fosse la cottura del pane, il patrono di Vetan, la festa di Sant’Antonio al capoluogo. Livio Chenal non solo dava una mano in tutto e per tutto, poi diventava animatore, basti ricordare le memorabili sfide all’ultimo euro con la “corazzata” dei senpiolein di Rino Cuc e Luigi Bonfanti per aggiudicarsi il premio più bello a Sant’Antonio oppure il cesto più ricco alla Saint Laurent di Vetan. Tutti soldi da lui guadagnati con fatica che sarebbero poi stati destinati ad iniziative per la comunità.

Livio Chenal era fatto così, a Vetan aveva trovato un amico fraterno in Jonny Lale Murix e un rifugio sicuro, ma altri erano in tutto il paese. Di errori ne aveva commessi molti in passato, compresa la reiterata guida senza patente, ma finalmente negli ultimi anni aveva trovato una sua stabilità, con il lavoro a Courmayeur allo Sport Center di Dolonne e il tempo di occuparsi pure della salute, tanto da decidere di operarsi per intervenire su quell’anca che lo faceva tribolare. Purtroppo un infarto lo ha portato via e oggi, sabato 30, alle 14.30 le esequie vengono celebrate nel suo paese di origine, Villeneuve, dove era cresciuto insieme alla sorella Stefania e dove vivono ancora la mamma Gabriella Maritan e il papà Mario.

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