Muore in un incendio Emanuele Panizza, ex capitano dell'Aosta che giocò in C2
Le fiamme sono divampate domenica sera per cause ancora da accertare. Nel rogo, che ha interessato un’abitazione di Valmadonna in provincia di Alessandria, ha perso la vita Emanuele “Lele” Panizza, 57 anni ex difensore e capitano dell’Aosta calcio nei primi anni Novanta. Altre due persone, la mamma e il fratello della vittima, sono rimaste intossicate.
Lele Panizza, dopo un inizio di carriera nelle file dell’Alessandria, ha giocato in rossonero per 3 stagioni, dal 1990 al 1993, quando la squadra valdostana fu promossa dalla serie D alla C2. In seguito, aveva vestito la maglia della Valenzana sino al 2001 per poi diventare organizzatore di eventi e stage dedicati ai giovani calciatori.
Era il classico stopper roccioso in campo determinato a non lasciare nulla a nessuno, una persona splendida al di fuori del terreno di gioco. Tant'è che nella giornata di lunedì 18 moltissimi ex calciatori e addetti ai lavori della Serie C2 degli anni Ottanta e Novanta sono rimasti scossi alla notizia della sua scomparsa.
Lele Panizza aveva debuttato molto giovane in prima squadra con l'Alessandria nella stagione 1983-1984 per restare nei grigi fino al campionato 1987-1988 vivendo lo spogliatoio al fianco di giocatori poi diventati simbolo della storia del calcio del capoluogo alessandrino oltre che di serie superiori come Angelo Adamo Gregucci, Giancarlo Camolese, Eugenio Sgarbossa, Rocco Pagano, Massimo Carrera, Enzo Mocellin, Maurizio Ferrarese, Pierpaolo Bisoli, oltre che di un bomber icona del Moccagatta come «Ciccio» Marescalco.
Poi un girovagare che lo aveva portato nella stagione 1988-1989 a vestire la maglia della neo promossa Juve Domo, al debutto tra i professionisti. Nell'annata successiva con i sardi del La Palma Monteurpinu di Cagliari, sempre alla dipendenze di un club neo promosso tra i professionisti. Altra salvezza con un tranquillo 13° posto in un campionato di alto livello che vede promosse in C1 Siena e Pavia.
Nel campionato 1990-1991 per il difensore alessandrino si aprono invece altri scenari. La nuova avventura è ad Aosta nella squadra che vince il campionato ma per guadagnarsi la promozione in Serie C2 deve passare attraverso uno spareggio con il Brescello (2-2 all'andata e vittoria 3-1 al ritorno), primo in un altro raggruppamento della quinta serie di allora. Al fianco di altre colonne del calcio valdostano dell'epoca come Marco Girelli, Ivan Ferretti e Orazio Buda inizia un’avventura che terminerà nel 1994 dopo aver indossato anche la fascia di capitano e che proprio nell'ultimo anno vedrà come compagni di squadra Maurizio Rossi (autore del gol decisivo per il Vicenza nella finale di Coppa Italia 1997 contro il Napoli) e Gioacchino Prisciandaro, storico bomber del calcio dilettantistico con finale di carriera anche in Serie B, C1 e C2.
In seguito la carriera di Panizza prosegue vicino a casa tra i dilettanti prima con la maglia della Valenzana del presidente Alberto Omodeo (che la porterà anche in Serie C2) dal 1995 al 2001 (5 campionati di Serie D e uno di Eccellenza), poi con la maglia del Derthona. Difensore centrale, era bravo a giocare la palla con i piedi, oltre che operare anche da terzino secondo gli antichi canoni del ruolo che prevedeva maggiore copertura invece che spinta.