Visite guidate e atelier didattici per aumentare i visitatori della mostra dedicata al dipinto “La Strage degli Innocenti”
Il Museo Archeologico Regionale in piazza Roncas ad Aosta ospiterà sino a domenica 18 febbraio l’esposizione temporanea dedicata ad un singolo capolavoro di uno tra i protagonisti indiscussi dell’epoca barocca: “La Strage degli Innocenti” di Guido Reni, recentemente esposto al Musée Condé di Chantilly in Francia ed appartenente alle collezioni della Pinacoteca Nazionale di Bologna, dove sarà ricollocato dopo la sosta di appena un mese in Valle d’Aosta. La mostra-dossier dal titolo “La Strage degli Innocenti. Manifesto del Raffaellismo di Guido Reni” è organizzata dalla Struttura espositiva dell’Assessorato dell’Istruzione e Cultura della Regione, in collaborazione con il Polo Museale dell’Emilia Romagna che ha concesso il prestito del dipinto, e prevede un articolato percorso espositivo, arricchito da alcune opere propedeutiche alla spiegazione della complessità compositiva e da due video che ne facilitano la comprensione, con un’attenzione particolare ai dettagli. La sontuosa pala d’altare in olio su tela, realizzata nel 1611 per la cappella Berò nella Chiesa di San Domenico a Bologna, raffigura il drammatico episodio del Vangelo di Matteo evidenziando le straordinarie doti pittoriche dell’artista bolognese attraverso un equilibrio compositivo raffinato ed un’insuperata efficacia espressiva in grado di comunicare dei significati specifici utilizzando una narrazione pittorica simbolica. «Amo definire quest’opera un ossimoro artistico, poiché è in grado di rappresentare una scena cruenta in una totale armonia formale, generando un’attrazione anziché una repulsione. - afferma Daria Jorioz, storica dell’arte e dirigente della Struttura Attività espositive - Semplicemente osservando il capolavoro si riesce a percepirne la magia, senza bisogno di spiegazioni: siamo di fronte ad un’eccezionalità per la nostra regione e mi auguro che i valdostani approfittino di questa occasione più unica che rara per poter ammirare l’opera da così vicino. Il periodo dell’esposizione e la sua breve durata sono frutto di una scelta imposta ed obbligata, ma contiamo sulla Fiera di Sant’Orso e sul Carnevale per aumentare l’affluenza di visitatori, che al momento è buona anche grazie alle numerose visite guidate organizzate e ai laboratori didattici per le scuole.» Iniziative messe in campo proprio per far fronte alla risposta tiepida del pubblico nei primi giorni di apertura della mostra.
Oltre al magistrale dipinto di Guido Reni sarà possibile ammirare le riproduzioni di altre sue celebri opere come la “Sibilla”, la “Pala della Peste” ed il “Sansone Vittorioso”, unite all'autentica "La Perla di Modena” attribuita a Raffaello.
L’esposizione è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 19 e la prossima visita guidata è in programma martedì 30 gennaio, alle 11. Per informazioni e prenotazioni telefonare al numero 0165 275902.