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«Sono salve le etichette per il vino Made in Italy messe a rischio dalle nuove norme Ue». Ad affermarlo è la Coldiretti in riferimento all’annuncio del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida della firma del decreto che posticipa al 30 giugno 2024 l’introduzione e l’applicazione della normativa europea sul cambio di etichettatura del vino, permettendo così l’utilizzo e l’esaurimento delle etichette già in magazzino. Il problema era nato perché, a poche settimane dall’entrata in vigore dal nuovo regolamento, la Commissione aveva deciso di inserire il termine completo “ingredienti”, invece di “I”, condannando al macero tutte le etichette già stampate dai produttori che si erano organizzati per tempo.