App e realtà aumentata per conoscere i Parchi
Si è conclusa giovedì scorso, 7 marzo, la study visit del progetto Interreg Spazio Alpino “SmartCommUnity” in Valle d’Aosta, che ha saputo presentare le sue eccellenze naturalistiche e le sue soluzioni tecnologiche innovative, catturando l’interesse di un partenariato composito nei settori del policy-making, dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo sostenibile, proveniente da 12 differenti aree alpine.
L’obiettivo della study visit è stato quello di discutere le principali buone pratiche per creare comunità “smart”, sostenibili e resilienti nelle Alpi grazie all’utilizzo delle tecnologie digitali, con particolare riferimento per la Valle d’Aosta alle comunità del Gran Paradiso e del Mont Avic.
La visita ha preso il via martedì 5 marzo a Palazzo regionale alla presenza dell’assessore Luciano Caveri, che ha accolto i partecipanti dichiarando: «La montagna soffre per le dinamiche di spopolamento e per il cambiamento climatico: non dobbiamo essere catastrofisti, ma occorre rispondere con alleanze, creando collaborazioni su tutto l’arco alpino grazie alle opportunità fornite dai vari programmi europei e le sinergie che si creano attraverso EUSALP, la strategia europea per la macroregione alpina. La Valle d’Aosta è da sempre convintamente europeista e accoglie con entusiasmo questo progetto di Spazio Alpino che guarda alle future opportunità offerte dalla digitalizzazione come una leva di sviluppo imperdibile per favorire la coesione territoriale e sociale, sostenendo le nostre comunità locali verso una logica di “Comunità Smart”».
All’incontro erano presenti Corrado Jordan e Luisa Vuillermoz rispettivamente presidente e direttore di Fondation Grand Paradis soggetto coattuatore del progetto incaricato dalla Regione, Carlo Vigna dirigente della struttura Sistemi tecnologici della Regione e i partner internazionali provenienti da Austria, Francia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. E’ stata anche l’occasione di scambio di esperienze con i ragazzi delle scuole di diverse regioni italiane che hanno preso parte alla giornata di Montagna 4.0, presentando le loro idee innovative ad imprenditori valdostani e ai referenti dei progetti europei riunitisi per la study visit.
La delegazione ha dedicato la seconda giornata alla scoperta delle buone pratiche realizzate da Fondation Grand Paradis grazie ai progetti di cooperazione internazionale. Tra le buone pratiche presentate, l’app Visit Gran Paradiso ha accompagnato il gruppo in visita al Villaggio Minatori, al centro di Cogne e alle cascate ghiacciate di Lillaz. I partner hanno potuto conoscere il Gran Paradiso Film Festival, in particolare la sezione online, hanno sperimentato l’ascesa virtuale al Gran Paradiso con la postazione “Gran Paradiso VR-The experience of nature”, hanno visto fiorire sul prato di Sant’Orso in realtà aumentata il giglio di Paradisia (Paradisea Liliastrum) e hanno provato le e-MTB dei progetti “ITER” e “Rêve” per la mobilità sostenibile. Sono stati altresì incuriositi dalle nuove idee progettuali di Fondation Gran Paradis sull’utilizzo delle fototrappole per veicolare una più approfondita conoscenza della fauna selvatica del parco e su una nuova applicazione di intelligenza artificiale per integrare i servizi di offerti da Fondation Grand Paradis nei siti naturalistici e culturali del Gran Paradiso.
Protagonisti della terza giornata sono stati il Parco Naturale del Mont Avic e l’Area Megalitica di Saint-Martin-de-Corléans. La mattinata è stata dedicata a presentare la seconda area pilota valdostana del progetto, l’area del Mont Avic e ad illustrare, grazie all’intervento di Daniele Stellin, direttore del Parco regionale, le tecnologie utilizzate nel parco e le iniziative in corso ed è poi proseguita con un breve itinerario con audioguide e QR code alle porte del Mont Avic. Accompagnati da un guardaparco i partecipanti hanno testato l’app iNaturalist e i sensori utilizzati per il rilevamento del numero di passaggi. Il Centro Visitatori del Parco del Mont Avic in località Covarey ha accolto gli ultimi workshop di progetto finalizzati a supportare lo sviluppo di iniziative innovative nelle aree pilota del progetto. La tappa finale della giornata è stata l’Area Megalitica, dove il gruppo ha potuto provare i nuovi visori di realtà virtuale per tornare fino a 4.000 anni indietro nel tempo grazie alle tecnologie digitali.