Alla Saison Culturelle le pièces “Delirio a due”, “Le voyage de Molière” e “Cyrano De Bergerac”

Alla Saison Culturelle le pièces “Delirio a due”, “Le voyage de Molière” e “Cyrano De Bergerac”
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Nell’ambito della Saison Culturelle, oggi, sabato 2 marzo, alle 20.30, allo Splendor, va in scena lo spettacolo “Delirio a due”. Il capolavoro del Teatro dell'Assurdo firmato da Eugène Ionesco diretto da Giorgio Gallione, vedrà Corrado Nuzzo e Maria Di Biase, duo dinamico e poliedrico del panorama artistico italiano, calarsi nei ruoli principali, dando vita a un’esibizione che trascende i confini del teatro convenzionale.

“Delirio a due” è un irresistibile scherzo teatrale che, pur nel suo grottesco e paradossale sviluppo, non manca di riflettere su una società intrappolata in una tragicomica quotidianità. La commedia svela con acutezza come, in un contesto dominato da conflitti banali e ripetitivi, il linguaggio possa trasformarsi da ponte di comunicazione a barriera divisiva, con Lui e Lei, protagonisti della narrazione, simboli di una coppia perduta in un vortice di litigi senza fine e significato.

Sul palco, Nuzzo e Di Biase, noti al grande pubblico per le loro numerose apparizioni in televisione, cinema e radio, esplorano con ironia e una vena di amara critica sociale, il tema dell'incomunicabilità e dell'alienazione. La loro performance è un viaggio attraverso il dialogo serrato e il nonsense, caratteristiche distintive di Ionesco, offrendo allo spettatore un'esperienza teatrale unica, in cui il comico e il tragico si fondono in un tutt'uno indissolubile.

La scenografia, curata nei minimi dettagli, insieme a un’attenta regia, contribuiranno a creare l'atmosfera surreale e claustrofobica che è fondamentale per immergersi appieno nel "delirio a due". Mentre all'esterno imperversa una guerra civile ignorata dai protagonisti, il pubblico è chiamato a riflettere sull'assurdità delle piccole grandi tragedie umane quotidiane, in una rappresentazione che, con leggerezza e profondità, mette a nudo la fragilità e l'assurdità dell'esistenza umana.

“Le voyage de Molière” in scena martedì 5 marzo

Nell’ambito delle iniziative in programma per la Giornata della Francofonia, che ricorrerà mercoledì 20 marzo, martedì 5 marzo, alle 20.30, al Teatro Splendor di Aosta, verrà proposta la pièce in francese “Le voyage de Molière” con la regia di Jean-Philippe Daguerre che è autore del testo assieme a Pierre-Olivier Scotto. La trama è la seguente: «Léo, un jeune homme du XXIe siècle qui rêve d’être comédien, se retrouve accidentellement plongé en 1656 au cœur de la troupe de l’Illustre Théâtre de Molière. Commence alors une aventure extraordinaire dans un monde créatif et cruel où la vie et la gloire ne tiennent qu’à un fil».

“Cyrano De Bergerac” allo Splendor venerdì 8

Venerdì 8 marzo, alle 20.30, allo Splendor, sarà rappresentato “Cyrano De Bergerac”, tratto dalla celebre commedia di Edmond Rostand con la regia di Arturo Cirillo. La storia segue le vicende di Cyrano, un uomo di spirito, poeta e spadaccino dal naso prominente, che si innamora della bella Rossana. Tuttavia, sentendosi indesiderabile per il suo aspetto, Cyrano aiuta il bello ma ineloquente Cristiano a corteggiare Rossana, scrivendo lettere d’amore in suo nome. Questa tragica storia d’amore è arricchita dalla profonda introspezione di Arturo Cirillo, che riflette sulla propria esperienza teatrale giovanile e sulla capacità del teatro di salvare e trasformare.

Arturo Cirillo, interprete anche del ruolo titolare, porta in scena un adattamento che rispetta la profondità emotiva e la ricchezza linguistica dell’originale, arricchendolo con una visione contemporanea che esalta il lato più poetico e visionario del protagonista, allontanandosi dall’immagine tradizionale dell’eroe retorico e intrecciando il classico a un tessuto musicale che attinge da Édith Piaf e Fiorenzo Carpi.

Accanto a lui, un cast di talento composto da Irene Ciani, Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini, che insieme danno vita ai personaggi indimenticabili di questa storia immortale.

Le scene, curate da Dario Gessati, e i costumi, opera di Gianluca Falaschi, trasporteranno il pubblico nell’atmosfera del XVII secolo, con uno sguardo attento ai dettagli. Il disegno luci di Paolo Manti, e le musiche originali e rielaborazioni di Federico Odling, completano l’esperienza immersiva, offrendo al pubblico un vero e proprio viaggio emotivo e sensoriale. Questa produzione rappresenta dunque un inedito e unico omaggio al potere salvifico del teatro e alla sua capacità di esplorare le profondità dell’animo umano, un invito a riflettere sulla forza della parola e del sentimento, e sulla capacità del teatro di trasformare e illuminare anche gli angoli più bui dell’esistenza umana..

I film in programma al Cinéma Théâtre de la Ville

Infine per la Sezione Cinema della Saison Culturelle, al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta martedì 5 marzo, alle 15.30 e alle 21, e mercoledì 6 marzo, alle 18, verrà proiettato “Il male non esiste” di Ryûsuke Hamaguchi con Hitoshi Omika, Ryo Nishikawa e Ryûji Kosaka (Giappone 2023 - 106 minuti). Takumi e sua figlia Hana vivono nel villaggio di Mizubiki, vicino a Tokyo. Come le generazioni che li hanno preceduti, conducono una vita modesta secondo i cicli e l’ordine della natura. Un giorno, gli abitanti del villaggio vengono a conoscenza di un piano per costruire un campeggio di lusso, una comoda “fuga” nella natura, un nuovo benessere. Il progetto avrà un impatto negativo sull’approvvigionamento idrico locale, causando disordini. La visione richiede la disponibilità a mettersi in sintonia con una concezione spazio temporale ed etica lontana e ormai dimenticata. Martedì 5 marzo, alle 18, e mercoledì 6 marzo, alle 15.30 alle 21, sarà la volta di “Perfect Days” di Wim Wenders con Kôji Yakusho e Min Tanaka (Giappone 2023 - 123 minuti). Hirayama è un uomo che parla poco, umile ma sereno, che lavora come addetto alle pulizie dei bagni pubblici di Tokyo. Vive in una piccola casa, circondato da piante, e segue un'assidua e tranquilla routine, che gli permette di coltivare le sue passioni: la musica, i libri, la fotografia e gli alberi. Wenders racconta una storia silenziosa, tutta concentrata su un uomo per qualche motivo scollato dal tempo, eppure proprio per questo molto presente e concentrato sul momento.

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