Documentario di Patrizio Vichi sulla storia delle sorgenti del Po
“Il fiume che nasce dal Monviso è davvero il più lungo d’Italia? - Augusta Praetoria, il Padus e altro ancora” è il titolo dell’ultimo documentario realizzato da Patrizio Vichi. «Prendendo spunto dal fatto che la Tabula Peutingeriana, copia medievale della carta stradale romana risalente al II secolo d.C. - afferma Patrizio Vichi - fa passare il fiume Po per Aosta, indicando la Dora Baltea come origine del fiume più lungo d’Italia, ho voluto approfondire la ricerca». L’Enciclopedia Treccani riporta che, prima della fondazione dell’Impero Romano, ossia prima dell’età di Augusto e della nascita di Aosta, la catena delle Alpi occidentali era praticamente sconosciuta al mondo latino che riteneva che la montagna più alta fosse il Vesulus - il Monviso -, per la sua conformazione visibile da molto lontano. Inoltre, si riteneva che dal monte più alto dovesse nascere inevitabilmente il fiume più lungo, ossia il Padus, e cioè il Po. «Tra ampie e scontate affermazioni che vedono il Po nascere dal Monviso - prosegue Patrizio Vichi - mi sono imbattuto in 2 esperti dell’Università di Torino che 10 anni fa sono giunti, a quanto pare indipendentemente uno dall’altro, ad importanti risultati circa le vere origini del fiume che bagna la grande pianura italiana». Seguendo la regola, confermata dalla Società geografica italiana, che la misura di un corso d’acqua si calcola conteggiando la lunghezza dell’affluente più lungo, Patrizio Vichi ha misurato empiricamente su varie carte di diversi momenti storici la lunghezza della Dora Baltea, dalla sorgente alla foce di Crescentino, in provincia di Vercelli, e la lunghezza del Po dal Monviso a Crescentino scoprendo che la Dora Baltea è più lunga dell’affluente che scende dal Pian del Re di almeno 16 chilometri. «Su un articolo de La Repubblica pubblicato nel 2014, l’esploratore-reporter Franco Guarino dichiarò che la vera sorgente del Po non è quella che tutti conoscono e che esso non è il fiume più lungo d'Italia. - aggiunge Patrizio Vichi - In risposta a questo vero e proprio colpo di scena, venne scritto che la geografia non è fatta solo di numeri, ma di storia e di abitudini consolidate e che si trattava di una curiosità che poteva andar bene per la Settimana enigmistica». Anche l’approfondimento del fisico e speleologo Giovanni Badino del 2015, dal titolo “La lunga via dell’acqua”, non venne preso seriamente: egli scrisse che la Dora Baltea è più lunga di 18,6 chilometri del corso d’acqua che scende dal Pian del Re a cui vanno aggiunti altri 2,2 chilometri nascosti sotto il ghiacciaio del Miage in Val Veny. Affermò inoltre che è il Tanaro l’affluente più lungo di tutti e che quindi la lunghezza del Po non è di 652 chilometri come raccontano le tabelle dei geografi, bensì di quasi 700. «Non accettare le conclusioni a cui sono giunti i 2 ricercatori, a mio avviso, sarebbe un po’ come continuare a sostenere che il suggestivo Monviso sia la vetta più alta della catena alpina, certezza che cominciò ad essere messa in dubbio dalla metà del 1700 con le prime misurazioni dell’altezza del Monte Bianco. - conclude Patrizio Vichi che ha caricato il video-documentario sul suo canale Youtube, visibile a tutti gli interessati - Ho contattato il Museo nazionale della Montagna di Torino e il vicedirettore Marco Ribetti mi ha risposto che vedrà certamente il mio video che sono disposto a presentare dovunque me lo chiedano per fare luce sulla questione».