Miglior allievo, secondo Julian Mella dell’Alberghiero di Châtillon Oro per i cuochi Danilo Salerno, Simone Salmin e Martin Magnino
La finale nazionale della gara Miglior Allievo si è tenuta domenica scorsa, 18 febbraio, a Rimini, durante la prima giornata dei Campionati della Cucina Italiana organizzati dalla Federazione Italiana Cuochi. Al termine di una selezione durata alcuni mesi, a questo ultimo atto di Rimini hanno partecipato 20 studenti delle scuole alberghiere rappresentanti di tutte le regioni italiane. A vincere il titolo 2024 è stato Alessandro Abbrescia, frequentante il quinto anno dell’Istituto Armando Perotti di Bari con una riuscitissima ricetta dal titolo Bacca-Tra. Medaglia d’argento per Julian Mella, studente dell’Alberghiero di Châtillon.
«Sono soddisfatto dell'esperienza, poiché ho potuto portare un piatto che mi rappresentava a pieno. - dichiara Julian Mella - Essere riuscito ad esprimere agli altri la mia filosofia di cucina la considero già come una vittoria. Nel mio piatto il baccalà era abbinato ad una salsa al sambuco, erbe selvatiche di montagna condite con un dressing di origine giapponese a base di sakè, agrumi e brodo di pesce».
I Campionati della cucina italiana si sono conclusi martedì 20 febbraio. Bene in generale la delegazione valdostana, dove forte era la componente dell’Alberghiero di Châtillon
Nel medagliere valdostano brillano due ori assoluti con il titolo di Campioni d’Italia. Sono andati alla coppia Danilo Salerno e Simone Salmin, nella categoria Mistery Box, nonché a Martin Magnino, in gara nel K1 Junior cucina calda, che ha proposto un piatto basato sulla valorizzazione della Fontina Dop.
«E’ stata una grande esperienza, - afferma Martin Magnino - un’emozione unica quando hanno annunciato il mio nome come Campione Assoluto, non me l’aspettavo, ho lavorato tanto ed è una sensazione unica, un mix di emozioni difficile da descrivere. Sono contentissimo anche se è stato faticoso. Adesso testa al prossimo anno».
Martin Magnino nel suo lavoro ha valorizzato la Fontina DOP: una Fontina grattugiata, una spuma di Fontina e una cialda croccante. Nel suo piatto la quaglia (petto e coscia) abbinata ad un sedano rapa a julienne fritto per simulare il nido di quaglia, un uovo di quaglia poché e un’insalata di cavolini di Bruxelles condita con olio alla nocciola.
Per la mistery box, nella finale, veniva richiesto di preparare con gli ingredienti del recipiente (miele, uova, fragole della Basilicata, cioccolato bianco e panna) un dolce. Danilo Salerno e Simone Salmin hanno preparato un tortino a base di burro, zucchero, uova e farina, mettendo come inserto il mango, servito con una salsa di mango e peperoncini e abbinato ad un cremoso di cioccolato bianco. Dall’altra parte del piatto, delle nocciole sabbiate e un gelato alle fragole della Basilicata, nonché un cioccolatino con la camicia di cioccolato bianco ripieno di composta di mango.
Oltre a quello di Julian Mella, gli altri argenti andati ai cuochi valdostani sono stati conquistati - nello street food - dai team Aosta (Danilo Salerno, Simone Salmin e Irene Berriat) e dal team «Enjoy» (Michele Meynet, Alessio Michelini e Pietro Margiotta, tutti studenti dell’Ecole Hôtelière di Châtillon). Argento pure a Cristina Pietrosanti, quale miglior lady chef.
Infine, medaglia di bronzo per Giuseppe Cardullo, nel K3 Cucina calda vegan. Per lui, come per Pietrosanti, quello ai campionati di Rimini era un debutto.