Entro fine marzo la messa in sicurezza della soletta collassata nel rio dei Pescatori

E’ prevista entro la fine del mese di marzo la conclusione dei lavori di messa in sicurezza e di ripristino della cancellata e della recinzione in cemento di via Vittorio Emanuele, al numero civico 12, collassate lo scorso mese di novembre nel rio dei Pescatori nel tratto di strada che passa sopra il torrente, dove era coperto dal 1961 da una soletta di calcestruzzo. Un’occorrenza che era già in stato di monitoraggio dopo gli accertamenti sulla scarsa sicurezza effettuati mesi prima, che avevano fatto decidere per una transennatura della via in attesa dei lavori di bonifica, previsti alcuni giorni dopo la data dell’effettivo cedimento. Fortunatamente, allora non furono registrati danni ad alcuna persona.

L’intervento, ora che è passato il periodo di Carnevale, potrà essere più agevolmente condotto e prevede la totale demolizione della soletta di cemento originale e il suo asporto, nonché la sua ricostruzione, una volta operato anche un arretramento della recinzione.

«Il cantiere è assicurato grazie a un primo finanziamento di 80mila euro da parte della Regione Piemonte, - riferisce il sindaco Fausto Francisca - denaro che verrà praticamente esaurito solo per questo lavoro».

Un più consistente finanziamento di circa 800mila euro, fornito dal fondo relativo al rischio idrogeologico e per la difesa del suolo, verrà impiegato, su richiesta del Comune, per mettere in sicurezza tutto il tratto a rischio di crollo lungo il vecchio fossato coperto che, con la sua lunghezza di circa 300 metri, era utilizzato da decenni come marciapiede, esteso dall’imbocco di via Vittorio Emanuele fino all’incrocio con via Olmetto. «Proprio, qui, anni fa, scorrevano le acque di 2 rii. - spiega ancora Fausto Francisca - Probabilmente, data la scarsità di piogge e con il passare del tempo, si devono essere formate bolle di gas alla causa del recente smottamento del terreno che ha provocato il crollo dell’inferriata e dei calcinacci della soletta, corrodendo le parti in ferro».