«Nel Palazzo Cogne lo studentato ma anche negozi e associazioni»
Si apre uno spiraglio per il rientro nel Palazzo Cogne in corso Battaglione Aosta alle associazioni “sfrattate” dopo che l’immobile è stato dichiarato inagibile. Quanto meno, l’ipotesi non viene scartata a priori anche se la priorità resta la realizzazione di uno studentato universitario. A spiegarlo, durante il Consiglio Valle di mercoledì scorso, 21 febbraio, è stato il presidente della Regione Renzo Testolin rispondendo a un’interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista illustrata dalla consigliera Chiara Minelli. «Con l'accordo tra lo Stato e la nostra Regione firmato lo mercoledì 31 gennaio vengono destinati, tra gli altri, 6 milioni di euro a valere sul Fondo sviluppo e coesione 2021-2027 che saranno impiegati per la realizzazione dello studentato universitario a Palazzo Cogne. - ha evidenziato la Chiara Minelli - Le dimensioni di questo edificio permetterebbero l’allocazione di altre attività e in passato il Presidente della Regione ha parlato di “destinazione plurima” della struttura con una parte da assegnare alle associazioni. Tra queste, il Circolo culturale sportivo Cogne di Aosta ha ripetutamente avanzato la richiesta di poter ritornare nella sua sede storica di corso Battaglione Aosta. Chiediamo se sia confermata la volontà di destinare una parte del Palazzo alle associazioni e, in particolare, al Ccs Cogne e se vi sia l’intenzione di prevedere delle interlocuzioni con le associazioni interessate, considerato che la progettazione dovrà avvenire nel primo semestre del 2024». Il presidente della Regione, Renzo Testolin ha chiarito che «La priorità dell’intervento all'ex Palazzo Cogne riguarda la realizzazione dello studentato. Ciò detto, occorre evidenziare come la volontà sia anche quella di valorizzare una parte dell’immobile per accogliere iniziative commerciali private, di utilizzarne eventualmente una parte per localizzare degli uffici regionali e di destinare allo stesso tempo degli spazi alle associazioni o, meglio, di ridestinarli alle associazioni che già avevano la sede in quell’edificio. È troppo presto per entrare nel dettaglio, anche perché va ribadito che dando la priorità allo studentato non sono note le metrature residuali che saranno disponibili per altre destinazioni: quando le conosceremo sarà possibile avviare un giusto confronto con le associazioni e valutare le diverse possibilità avendo riguardo alla compatibilità con l’intervento prioritario, e cioè lo studentato, e approfondendo anche il titolo giuridico per accogliere le associazioni e le quantificazioni gli eventuali oneri a loro carico». Chiara Minelli ha accolto con favore «La volontà di destinare alle associazioni una parte del Palazzo. Tuttavia, se è vero che bisogna conoscere lo spazio destinato allo studentato, occorre avviare fin d’ora una interlocuzione con le associazioni, in modo da tenere in debita considerazione le loro esigenze fin dalla parte progettuale oltre che per informare sulle scelte compiute. Dispiacerebbe che nelle scelte future si desse priorità agli uffici o alle attività commerciali piuttosto che spazi alle associazioni».