A Sappada giovedì la festa per ricordare il trionfo olimpico della staffetta del 1994

A Sappada giovedì la festa per ricordare il trionfo olimpico della staffetta del 1994
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La Coppa del Mondo di fondo con Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani fa rotta su Minneapolis negli Stati Uniti dove nella serata di oggi, sabato 17, dalle 17 sarà la sprint skating e domani sera, domenica 18, la 10 km sempre a tecnica libera, con però il gressonaro che torna in Valle e quindi non gareggia.

I 2 fondisti valdostani sono reduci da una trasferta canadese avara di soddisfazioni. Pellegrino sabato 10 nella sprint skating si è sbilanciato in discesa ed è incappato in una caduta ai bordi della pista, concludendo sesto il suo quarto di finale nel grande giorno del giovane Elia Barp, quinto dopo avere vinto il quarto ed essere finito secondo in semifinale, gara aggiudicata sabato come martedì dal norvegese Joannes Klaebo, 76 vittorie e 100 podi in 142 gare di Coppa. Chicco, settimo in qualifica è stato così 26esimo.

Meglio è andata domenica nella 20 km mass start classica, vinta da Paal Golberg sul connazionale Klaebo, con Pellegrino che è sempre rimasto con i migliori per poi perdere solo 9 secondi nel finale e chiudere 13esimo con davanti 7 norvegesi. De Fabiani nell’unica gara nordamericana è invece terminato 30esimo a 1’51” da Golberg.

Infine, martedì scorso, 13 febbraio, nella sprint a tecnica classica è andata peggio con Pellegrino 36esimo ad oltre 11 secondi da Kaebo ed eliminato in qualifica, fuori per più di 1”, secondo degli italiani dopo Michael Hellweger 27esimo.

Mondiali Juniores: sesta Nadine Laurent in staffetta

A Planica in Slovenia si è chiuso domenica scorsa con un sesto posto nella staffetta mista il Mondiale Under 23 di Nadine Laurent. La poliziotta gressonara ha ricevuto il cambio in terza posizione da Alessandro Ciocchetti ed è rimasta nel gruppo di testa chiudendo terza, poi Martino Carollo e soprattutto Sara Hutter sono scivolati al sesto posto a 18 secondi dal Canada vincitore con Derek Deuling, Jasmine Drolet, Max Hollmann e Liliane Gagnon in volata su Francia, Svezia, Germania e Svizzera.

Sabato nella 10 km classica problemi di materiali hanno tenuto lontane dal podio le azzure con la migliore, la nostra Laurent 29esima a 1’56” dalla tedesca Helen Hoffmann.

Festa giovedì prossimo a Sappada per Marco Albarello

Il 22 febbraio 1994 ai Giochi Olimpici di Lillehammer in Norvegia Silvio Fauner batte in volta il mito di casa Bjorn Daehlie e i 300 mila spettatori norvegesi ammutoliscono, la Borsa di Oslo si ferma per mezzora e l’Italia del fondo vive la giornata più memorabile della sua storia: l’alpino Marco Albarello di Courmayeur, il vigile del fuoco bellunese Maurilio De Zolt, il finanziere trentino Giorgio Vanzetta e il carabiniere sappadino (allora bellunese, ora udinese dopo referendum) Silvio Fauner sono campioni olimpici, medaglia d’oro della staffetta 4x10 chilometri. E’ una data indelebile questa dello sport italiano e valdostano ed i 30 anni da quel grande giorno verranno ricordati giovedì prossimo, 22 febbraio, con una grande festa a Sappada, il paese di Fauner, assessore comunale, già in un clima di gioia per il recente trionfo mondiale della biathleta Lisa Vittozzi.

Quello di Lillehammer fu una giornata memorabile per i tanti valdostani presenti. Ricordiamo il presidente del Coni Mario Pescante che continuava impaziente a scendere dalle tribune a chiudere lumi a Cesarino Cerise, collegato via radio con i tecnici in pista. “Fu - ricorda Marco Albarello - un’occasione meravigliosa, indimenticabile, abbiamo fornito tutti una grande prestazione, al top, con materiali eccezionali grazie allo staff degli skimen, avevamo il numero 2 come avevo io un anno primo a Ulrichen in Svizzera quando vinsi in Coppa del Mondo, nessuno pensava che potessimo battere in quel modo e a casa loro i grandi e favoritissimi campioni norvegesi.” Cosa insegna questa grande impresa? “Per tutti i giovani di oggi - dice Marco Albarello - è una testimonianza che bisogna sempre crederci, lottare sino alla fine per raggiungere un obiettivo e sicuramente con quella impresa il nostro sport ha fatto un ulteriore balzo in avanti di popolarità, anche se già 7 anni prima a Oberstdorf in Germania io e De Zolt avevamo vinto il titolo mondiale.” Albarello ha poi rivinto quella medaglia d’oro 12 anni dopo a Pragelato nelle Olimpiadi di Torino 2006 da commissario tecnico azzurro con Fulvio Valbusa, Giorgio Di Centa, Pietro Piller Cottrer e Christian Zorzi, altra giornata storica, ma ritiene molto più importante quella conquistata da atleta, quel magnifico giorno di 30 anni fa che verrà ricordato a Sappada dai 4 campioni, dai giornalisti e dai tifosi presenti a Lillehammer per rivivere le emozioni di uno dei trionfi della storia dello sport italiano.

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