In funzione la nuova Terapia intensiva dopo lavori da tre milioni di euro

In funzione la nuova Terapia intensiva dopo lavori da tre milioni di euro
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L’Usl della Valle d’Aosta ha presentato giovedì scorso, 15 febbraio, la nuova Terapia intensiva dell’Ospedale regionale “Umberto Parini” di Aosta. Il reparto, interamente ristrutturato e potenziato con tecnologie di punta, è entrato in funzione lunedì 12 febbraio quando sono stati trasferiti i pazienti che erano ospitati temporaneamente nel “triangolo”. All’incontro erano presenti l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti, il direttore sanitario Mauro Occhi, il direttore amministrativo Marco Ottonello, il direttore della Struttura Complessa Anestesia e Rianimazione e Direttore del Dipartimento di Emergenza, Rianimazione e Anestesia Luca Montagnani, la responsabile della Terapia intensiva Monica Meucci e la coordinatrice infermieristica della Terapia intensiva Elisa Pitzalis.

L’intervento di modernizzazione è costato oltre 3 milioni di euro finanziati dall’Usl. Il progetto finale prevede circa 900 metri quadrati, un raddoppio degli spazi rispetto al passato: sono ancora in corso i lavori su 400 metri quadrati che ospiteranno i locali per i famigliari dei pazienti, per i colloqui e gli uffici. La parte di degenza della nuova Terapia intensiva si trova sul lato opposto dell’ala “C” rispetto alla vecchia Terapia intensiva.

La Struttura da 12 posti letto (precedentemente erano 10) è stata completamente rinnovata negli spazi e nelle tecnologie e dotata di apparecchiature e sistemi di ultima generazione tra cui un sistema di ventilazione forzata all’avanguardia che garantisce il bio-contenimento, separato e autonomo, per ciascuno dei 4 ambienti di degenza: l’area a 6 letti, l’area a 4 letti e le 2 aree singole per l’isolamento. Una “Control Room” permette il monitoraggio costante di ogni paziente tramite telecamere e sensori.

«Le importanti novità di questa nuova Terapia intensiva sono rappresentate naturalmente dagli spazi più ampi, ma soprattutto dalla quantità di tecnologia inserita. - dichiara il primario Luca Montagnani - Abbiamo 4 ambienti totalmente separabili comprensivi di 2 box di isolamento che rimarranno attivi per assicurare che quei pazienti che hanno infezioni trasmissibili non le diffondano agli altri pazienti e garantire ai pazienti che hanno il sistema immunitario immunodepresso di essere protetti. Abbiamo poi 2 ambienti diversi, uno di 4 letti e uno di 6 che possono essere modificati per quanto riguarda la gestione dei ricambi d’aria e delle pressioni. Ogni ambiente, a seconda delle necessità, può essere mantenuto a pressione positiva oppure mandato a pressione negativa, per pazienti con patologie altamente contagiose come il Covid. Per quanto riguarda spazi e tecnologie, abbiamo circa 50 centimetri in più per posto letto e alcune attrezzature che nella vecchia rianimazione non c’erano. Una di queste che aiuterà molto il lavoro degli infermieri soprattutto durante la mobilizzazione e l’igiene sui pazienti è il sollevatore che permetterà in maniera automatica di sollevare i pazienti e eseguire tutte le procedure necessarie».

«La nostra nuova Terapia intensiva è una struttura all’avanguardia e rappresenta un tassello imprescindibile del sistema emergenza urgenza per garantire la miglior presa in carico ai pazienti che necessitano di cure ad alta intensità e per garantire condizioni di massima operatività nonché di sicurezza al nostro personale. - rileva il direttore generale dell’Usl Massimo Uberti - In Terapia intensiva ci sono necessità particolari, perché i malati hanno bisogno di assistenza continua 24 ore su 24. Un’area di terapia intensiva deve garantire un’ampia metratura, anche quando non è singola e il personale sanitario deve avere sempre sufficiente spazio di manovra per poter intervenire tempestivamente. La precedente struttura era ormai inadeguata a rispettare queste esigenze».

«E’ sicuramente incoraggiante vedere premiati gli sforzi dedicati al potenziamento delle nostre strutture sanitarie, specialmente considerando l’importanza che queste hanno avuto durante la pandemia. - commentano il presidente della Regione Renzo Testolin e l’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi - In particolar modo la Struttura di terapia intensiva che possiamo ora ritrovare rinnovata, più funzionale, più moderna e più capace di adeguarsi a varie forme di emergenza. Sono certo che il nuovo reparto porterà significativi benefici alla comunità, così come al personale medico e infermieristico che opera al suo interno. Personale che ringraziamo per quanto fatto in questi anni, a volte al limite del possibile, e per quanto ancora farà in favore di una sanità valdostana che ha bisogno di nuovi spazi ma soprattutto di un nuovo e condiviso entusiasmo».

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