Sci, la stagione si avvia verso nuovi record nonostante l’ormai cronica scarsità di neve
Nonostante le difficoltà legate alle scarse precipitazioni e all’innalzamento delle temperature, che stanno penalizzando maggiormente le stazioni sciistiche della Bassa Valle, la stagione in Valle d'Aosta procede regolarmente, con alcune località che lavorano bene ed altre invece un po’ in affanno. Durante l’ultima riunione del direttivo Avif che si è svolta nella mattinata di giovedì scorso, 15 febbraio, il presidente dell'Associazione valdostana impianti a fune, Ferruccio Fournier, ha confermato i dati già anticipati a fine gennaio, con un più 4 per cento di primi ingressi e una buona crescita di fatturato, che si attesta sul più 14 per cento. «La stagione dello sci sta complessivamente procedendo in maniera soddisfacente e questo, viste le difficoltà legate alla viabilità e alle difficili condizioni climatiche per alcune località, è un dato molto positivo» aveva dichiarato pochi giorni prima l'assessore regionale Luigi Bertschy. La performance migliore è stata registrata nella stazione di Pila, con circa il 10 per cento in più di primi ingressi e un più 20 per cento di fatturato (dati al 31 gennaio). «Il trend sta continuando in maniera positiva e siamo molto soddisfatti. - commenta il presidente della Pila spa, Davide Vuillermoz - Da segnalare la prestazione particolarmente positiva di Crévacol con più 40 per cento di primi ingressi e più 65 per cento di fatturato. La neve fortunatamente da noi c’è stata e la campagna di promozione dei piccoli comprensori ha portato buoni frutti. Oggettivamente la mancanza neve in altre località del Piemonte ci ha agevolato, inutile negarlo. Anche la settimana di Carnevale abbiamo lavorato bene, con tanti italiani, e pure molti stranieri. C’è solo da sperare che il tempo non faccia le bizze».
«Non sarà il migliore Carnevale della storia di Courmayeur, ma pensiamo che febbraio sarà ancora un buon mese, mentre marzo probabilmente lo sarà di meno, al contrario di quanto avveniva in passato. - conferma Gioachino Gobbi, presidente uscente delle Funivie del Monte Bianco, che passerà il testimone a Luca Maurizio Rossi - Vedremo come terrà la neve, questa è l’incognita un po’ per tutti. Per ciò che riguarda i numeri, per noi è una stagione ideale, siamo vicini al tetto massimo: con una crescita del fatturato dell’11 per cento rispetto allo scorso anno (più 25 per cento dei 3 anni precedenti, tolto quello del Covid) e più 3 per cento di primi ingressi, più 9 per cento, rispetto ai 3 anni precedenti».
«Questa settimana è stata ottima a livello di presenze. - riferisce Daniele Collomb presidente delle Funivie Piccolo San Bernardo, a La Thuile - Ogni giorno in maniera costante abbiamo avuto circa 7.500 primi ingressi per tutta la settimana. Parecchi clienti provenienti dai paesi nordici - Svezia, Regno Unito, Belgio e Paesi Bassi - e anche un’ottima presenza di Italiani che crescerà ancora in maniera importante per il fine settimana in occasione della chiusura del Carnevale. Siamo ottimisti per il prosieguo della stagione, ci aspettiamo ancora numeri importanti con un comprensorio ottimamente innevato e tutti gli impianti aperti».
Soddisfatto pure Matthieu Ferraris, sindaco di La Thuile: «I nostri principali clienti, in questo periodo, sono gli stranieri, provenienti soprattutto dal nord Europa. Particolarmente affollata la struttura del Planibel - sottolinea il sindaco - Un buon afflusso di italiani è invece previsto per la settimana prossima, in occasione del Carnevale ambrosiano».
«La particolarità della nostra piccola stazione è che siamo aperti 7 giorni su 7 e che, salvo poche eccezioni, anche in questa stagione, siamo riusciti a tenere sempre aperti. La neve purtroppo non è stata moltissima, ma siamo riusciti a mantenerla in buone condizioni. - afferma Firmino Therisod sindaco di Rhêmes-Notre-Dame - La settimana di Carnevale è andata bene, con la presenza di tante scuole per le settimane bianche». Nella Valle del Cervino, da segnalare l’exploit di Torgnon con più 8 per cento di primi ingressi e più 12 per cento di fatturato. Le alte temperature e la scarsità di precipitazioni penalizzano fortemente la Bassa Valle, dove, secondo i dati relativi fino a fine gennaio, si salva solo Antagnod con più 25 per cento di presenze e più 18 per cento di fatturato. «Dati che ci confortano, ma si tratta purtroppo del solo risultato positivo in tutto il comprensorio del Monterosa, a fronte di una stagione che, sebbene non ancora conclusa, non ci ha regalato grosse soddisfazioni, con solo più 7 per cento fatturato, e meno 3 per cento di primi ingressi. Abbiamo comunque fatto miracoli - commenta il presidente di MonterosaSki Roberto Vicquéry - Una media di 40 centimetri di neve caduti fino adesso, sono davvero pochi, ed è il terzo anno che sta andando così». Le stazioni di Brusson (Estoul-Palasinaz) e Champorcher non hanno mai aperto e soprattutto nell’ultima località, questo la dice lunga sui cambiamenti climatici, considerato che a Champorcher ha sempre nevicato molto. «Gressoney e Champoluc, che sono gli assi portanti del comprensorio, hanno tenuto, anche se nel periodo delle festività di Natale avevamo 5 piste chiuse, fattore che si verifica raramente. - dice ancora Roberto Vicquery - Quanto alla performance di Antagnod, il merito va sicuramente all’intraprendenza della locale scuola di sci, e al lavoro di tutti di addetti. La stazione ha ormai una clientela consolidata composta da famiglie. E’ la dimostrazione che le piccole stazioni, se mantengono questo target, grazie anche ai prezzi più vantaggiosi, possono lavorare bene. Nella settimana di Carnevale, abbiamo registrato comunque 8.000 primi ingressi al giorno». Le criticità delle piccole stazioni, dove gli impianti di innevamento sono scarsi, sono stati confermati anche durante la riunione del direttivo Avif. Proprio a Champorcher e Brusson, procedono infatti le progettazioni che vedranno il potenziamento degli impianti, già a partire da quest'anno per l'inverno prossimo.