La nuova opera di Giuliana Cunéaz proiettata sulla facciata della Soda Gallery a Manchester

La nuova opera di Giuliana Cunéaz proiettata sulla facciata della Soda Gallery a Manchester
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Dopo aver sperimentato l'uso dell'intelligenza artificiale con l'installazione “La belle au bois dormant” del 2023, il nuovo lavoro di Giuliana Cunéaz si concentra su un altro tema della contemporaneità, la teoria dei quanti.

Su invito di Valentino Catricalà e Thomas Dukes, da lunedì scorso, 5 febbraio, venerdì 1° marzo la facciata della Modal gallery School of digital arts-Soda di Manchester, nel Regno Unito, è illuminata da “Quantum Quirks”. Si tratta di una proiezione a led specificatamente realizzata dall'artista di origine valdostana per questa occasione, con l'obiettivo di esplorare l'universo quantico e il comportamento della materia in scala nanometrica. Il progetto, realizzato con la collaborazione scientifica di Fabio Truc, interagisce con lo skyline della città di Manchester.

«Nell’infinitamente piccolo accadono cose apparentemente inspiegabili. - afferma Giuliana Cunéaz - un elettrone o un fotone, e cioè un granello di luce, per esempio, sono in grado di passare attraverso 2 fori contemporaneamente o di trovarsi nello stesso tempo in più luoghi. Queste particelle poi sembrano in grado di comunicare da un punto all'altro dello spazio anche a distanze siderali».

Per descrivere questi fenomeni, l’artista valdostana, che vive e lavora a Milano, ha scelto una formula giocosa e coinvolgente. I paradossi della scienza appaiono proiettati sull'edificio divisi in 6 brevi capitoli. Un micro-mondo alla base di applicazioni che spaziano dai laser alla risonanza magnetica, dall'energia nucleare all'ingegneria genetica. Come in un videogame, sulla facciata del palazzo si susseguono aporie e stranezze quantiche (da qui il titolo Quantum Quirks) rese facilmente comprensibili tra cui l'Entanglement che prende in considerazione il legame tra le particelle dove qualsiasi azione compiuta su uno dei 2 elementi si riflette sull'altro anche a enormi distanze. Ma viene descritto anche la Doppia Fenditura che permette di mostrare il dualismo onda-particella della materia. Se questo esperimento viene avviato con una sola fenditura, le particelle danno un risultato corpuscolare, cioè sembrano comportarsi come “pallini”. Invece, se entrambe le fessure vengono aperte, il risultato cambia radicalmente e si comportano come onde e non più come particelle. Ma le cose diventano ancora più bizzarre quando viene inserito un rilevatore ottico poiché il comportamento torna a essere quello di particelle. C’è poi l’Effetto tunnel con la particella quantica che in determinate condizioni, riesce a superare una barriera sebbene in linea di principio non abbia abbastanza energia per farlo in base a un risultato che appare impossibile nell’ambito fisica classica. O la Funzione d’onda che permette di definire i diversi stati in cui si può trovare una particella. Insieme agli Orbitali atomici, appare di particolare interesse l'osservazione dei Neutrini, particelle elementari indivisibili e prive di carica elettrica. La loro oscillazione dà vita a quello strano fenomeno, premiato tra l’altro nel 2015 con il Premio Nobel agli scienziati Takaaki Kajita e Arthur B. McDonald, secondo cui queste particelle elementari subatomiche possono cambiare identità mentre viaggiano nello spazio. Sono, a ben vedere, Neutrini trasformisti.

Quantum Quirks, insomma, è una proiezione dove Giuliana Cunéaz ha la capacità di proporre problematiche complesse e quanto mai attuali ponendo chi la osserva costantemente di fronte ai paradossi del visibile in base a un’indagine che caratterizza tutto il suo lavoro. Dagli enigmi delle sue Zone fuori controllo ai sogni rivelati attraverso l’uso dell'Intelligenza Artificiale.

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