Al santuario di Maria Immacolata la festa della Presentazione di Gesù Bambino nel tempio

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Venerdì scorso, 2 febbraio, nel santuario di Maria Immacolata ad Aosta si è celebrata la festa della Presentazione di Gesù Bambino al tempio. I fedeli tenevano in mano una candela, mentre don Léonard Bizimungu che ha presieduto la messa indossava le vesti liturgiche di colore bianco. Dopo il canto e l’antifona d’ingresso il celebrante ha chiesto di accendere le candele e sceso dal presbiterio le ha asperse con l’acqua benedetta. Nell’omelia il sacerdote nato nel Burundi ha ricordato che nel giorno in cui si festeggia la Presentazione del Signore al tempio, la Chiesa da ventotto anni celebra anche la Giornata mondiale della vita consacrata. E ha poi proseguito: «Ogni volta che celebriamo la Messa, dopo la consacrazione, il sacerdote dice “mistero della fede”. Ma anche la festa della Presentazione del Signore Gesù al tempio di Gerusalemme è un mistero perché Gesù è Dio. Allora, un Dio che si presenta a un altro Dio non ha senso, essendo il Padre e il Figlio sempre insieme, in quanto prima e seconda Persona della Santissima Trinità. Un’altra spiegazione che ci fa capire che stiamo celebrando un mistero è che Maria va a Gerusalemme per la purificazione rituale dopo il parto, però nella nostra fede sappiamo che Maria è sempre rimasta pura. Quindi, anche se la legge ebraica lo prescriveva per le donne, non era necessario per lei andare a Gerusalemme a presentare suo figlio maschio primogenito al Signore. Allora, perché celebriamo questa festa? Si celebra per imitare Maria che aveva detto ”Eccomi, sono la serva del Signore”, è disponibile ad accogliere tutto il disegno del Padre e pronta a dire di sì per la salvezza dell’umanità». Padre Léonard Bizimungu ha poi aggiunto: «Oggi è anche la festa delle persone consacrate, una festa per i sacerdoti, le suore; per sottolineare che anche loro come Maria hanno dato la vita per l’annuncio del vangelo. Mi piacerebbe che anche voi, qualunque sia il vostro stato sociale, genitori nonni figli, questa sera diceste prima di dormire questa breve preghiera: “Signore, anch’io sull’esempio di Maria offro la mia vita per testimoniare il vangelo”. Noi cristiani siamo capaci di cambiare il mondo, vi chiedo quindi di essere uomini e donne del sì come Maria». I fedeli prima dell’offertorio hanno pregato perché la Chiesa possa rinnovare la sua appartenenza a Cristo e annunciarla a tutti i popoli, per i governanti e i responsabili delle nazioni perché lavorino insieme per promuovere e garantire il bene comune, per i religiosi e le religiose, perché ci troviamo pronti al termine della vita all’incontro con il Signore, per il popolo ebraico, per i defunti. Il Canto finale “Madre Santa” ha concluso la Candelora, “la festa delle luci”.

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