Sentieri interrotti

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Ciclabile si ciclabile no.

Ho raccolto fino ad ora moltissimi contrari sul tema della pista ciclabile. Dai commercianti indignati per aver perso clienti, perchè togliere parcheggi significa rendere molto meno fruibile qualsiasi attività in centro o subito vicino alle vie pedonali; attività che avevano il loro mercato in coloro che una volta parcheggiato per fare una commissione in centro, usufruivano anche di bar, ristoranti, negozi limitrofi.

Ci sono poi i ciclisti non professionisti, bambini che vorrebbero andare a scuola, ragazzi, persone normali che hanno provato ad utilizzare la pista per essere ecologici e sfidare le intemperie. Mi dice una mamma molto preoccupata che la figlia deve affrontare curve paraboliche (quasi a gomito) piegate alle esigenze stradali, ma ancora peggio, in un tratto di ciclabile che percorre da casa a scuola deve scendere tre volte dalla bicicletta, attraversare la strada con la bici trainata a mano (essendo quindi più lenta e impacciata di un pedone normale) e compiere anche un attraversamento contromano rispetto al senso di marcia stradale per raggiungere la parte successiva della ciclabile.

Così come è progettata e per ora realizzata la ciclabile quindi non va. Ho già ricordato come in alcuni tratti vi sia un marciapiede di quasi 20 centimetri che separa la ciclabile, non segnalato, che la sera per anziani e non si rivela un vero pericolo di inciampo.

Lo scrivo anche per i promotori della pista: se la pista non è adeguata e diventa necessario passare in strada, la sicurezza non è garantita.

Vi è poi il tema economico. Quali sono i reali costi di questa realizzazione? E sopratutto perché non aver proseguito con la ciclabile di via Parigi. Ebbene sì, una ciclabile era già stata progettata e avviata, nella parte alta della città, con relativi costi e disagi per i lavori.

Perché nessuno parla di un lavoro lasciato a metà e del lavoro iniziato da capo, senza fortuna peraltro?

La prima cosa che ci insegnavano i nonni era quella di fare attenzione agli sprechi. Quindi d’accordo sulla modernità e sull’evoluzione green, ma con rispetto.

Il sito del Comune di Aosta parla di lavori, la cui durata prevista è di 400 giorni naturali e consecutivi, sono stati consegnati il 9 maggio 2022 e la loro ultimazione è quindi attesa per il 23 giugno 2023. Cioè si sarebbero dovuti concludere più di 6 mesi fa, per un totale di “importo complessivo di euro 4.850.061”.

Avete letto bene? Una cifra enorme per un abbozzo a singhiozzo, la cui ultimazione sarebbe attesa per il 23 giugno 2023…e poi? Interrotta anche la comunicazione, come il tracciato della ciclabile.

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