Stefano Corgnier respinge le accuse di stalking verso la sua ex compagna

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Durante l’udienza per stalking di martedì scorso, 6 febbraio, Stefano Corgnier, il barista di Aosta già condannato a 9 anni e 2 mesi per tentato omicidio, ha respinto le accuse di aver continuato a molestare con messaggi e commenti sui social l’ex compagna dopo la sentenza. I fatti contestati dalla Procura di Aosta si riferiscono al 2022 e precisamente ai mesi precedenti e successivi al ferimento di un conoscente, colpito alla gola durante una colluttazione al Crazy Fox di cui l’imputato era titolare. Nonostante il 44enne abbia sostenuto di essersi difeso da un’aggressione, in primo grado è stato ritenuto colpevole di tentato omicidio. Dopo circa 40 giorni di custodia in carcere, la misura cautelare era stata alleggerita con i domiciliari e Stefano Corgnier aveva potuto ricominciare a lavorare in alcuni locali della Media Valle. Ed è proprio a questo periodo si riferiscono le accuse di atti persecutori, nei confronti di una giovane donna con la quale aveva avuto una breve frequentazione e che in seguito aveva avviato una relazione con la vittima dell'accoltellamento. La perizia sul cellulare dell'imputato, effettuata da un consulente della difesa, non ha riscontrato comunicazioni dal contenuto diffamatorio, ingiurioso o minaccioso. Arrestato per la seconda volta lo scorso agosto, l'uomo ha trascorso 4 mesi in carcere prima di ottenere i domiciliari ad Asti. Ad Aosta il processo per stalking è stato aggiornato a martedì 27 febbraio, mentre ad aprile inizierà l’Appello a Torino per il tentato omicidio. I suoi avvocati tenteranno di derubricare l'accusa in lesioni.

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