Dalla Costa Azzurra a Perloz: al Vea Bistrot si sposano i sapori valdostani e francesi

Dalla Costa Azzurra a Perloz: al Vea Bistrot si sposano i sapori valdostani e francesi
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Dalla Costa Azzurra a Perloz. E’ David Poujol il nuovo gestore del Vea Bistrot al Capoluogo, l’ex Osteria Ca du For, un bar ristorante che si trova proprio lungo la strada regionale e che era chiuso da ormai più di 3 anni. Un locale intimo e accogliente, con circa 25 coperti, caratterizzato dalla bella veranda interna da cui si gode una magnifica vista sull’imbocco della valle di Gressoney. Il Comune l’ha concesso in gestione per 6 anni, prorogabili per altri 6. E’ aperto dalla scorsa settimana.

«Sono francese, di Cannes. - racconta David Poujol, che ha 46 anni - A Mentone ho conseguito il baccalauréat professionale in ristorazione al Lycée Paul Valéry di Mentone». Quando era capocuoco di un ristorante sulla spiaggia di Antibes, ha incontrato Helen Bonin di Perloz, che è diventata sua moglie, e ora la famiglia vive proprio a Perloz, dove David si è lanciato in questa nuova avventura.

Al Vea Bistrot si può gustare una cucina locale con invitanti escursioni nella gastronomia italiana e francese e un menu che cambia a seconda delle stagioni. Tra gli antipasti ecco il classico tagliere di salumi e formaggi locali («tutti forniti da produttori della zona», precisa David Poujol) o la ricca degustazione che propone 4 assaggi: uno sformato di zucca con salsa al Bleu d’Aoste, una tatin di cipolline caramellate con mele renette, un crudo di filetto con germogli al profumo di nocciole e una panna cotta al finocchio con trota marinata all’arancia. Tra i primi figurano ad esempio le tagliatelle al ragù di capriolo, il risotto gigante di Vercelli alle erbe aromatiche e Toma di Gressoney, i pennoni rigati con zucca e crumble di mocetta, le crespelle alla valdostana con fonduta e la polenta concia. Tra i secondi, la rolata di vitello, i bocconcini di cervo in civet con polenta, le cosce d’anatra farcite agli agrumi e il filetto con riduzione di scalogno al Barmet e sbriciolata di nocciole piemontesi.

Anche i dolci sono tutti fatti in casa. I più gettonati sono il cuore fondente al cioccolato, il macaron declinato al gelato alla panna con una salsina ai frutti di bosco e la sfera di tiramisù con cioccolato al génépy; e poi torta alle nocciole, crostata e torta di mele, a seconda dell’ispirazione dello chef.

Il locale effettua anche servizio bar ed è aperto dalle 8.30. Chiuso il giovedì tutto il giorno e il mercoledì a cena. Per prenotazioni telefonare al numero 351 9028129.

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