«Origini», su Rai Due la nostra storia raccontata attraverso i carnevali

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La prossima puntata del programma Origini, in onda su Rai Due domani domenica 4 febbraio alle 14.55, sarà dedicata alla nostra regione: «Valle d'Aosta: I Carnevali raccontano la storia».

I conduttori Francesco Gasparri e Valentina Caruso vanno alla scoperta della Valle raccontandone i diversi periodi storici attraverso i monumenti e le vestigia archeologiche e i carnevali, che si ispirano a ciascun periodo storico.

«L'idea portante della puntata è di raccontare i diversi periodi storici della Valle d’?Aosta sia attraverso i monumenti e le vestigia archeologiche che attraverso i carnevali - si legge in una nota - come fossero le due facciate di una stessa pagina. Si comincia con l'epoca romana, in cui Aosta fu fondata con il nome di Augusta Pretoria Salassorum. Valentina Caruso sarà guidata dall'archeologa Cinzia Joris in un viaggio all'indietro nel tempo, scandito dai tanti monumenti che raccontano le origini romane della città: l'Arco di Augusto, la Porta Pretoria, i resti dell'Anfiteatro e il suggestivo Criptoportico. Francesco Gasparri invece, si troverà sull'antico ponte romano di San Martino a Pont-Saint-Martin, per la cerimonia de "l'appesa del diavolo". Si tratta dell'atto d'inizio del Carnevale, ambientato in epoca romana, che celebra l'antica leggenda secondo cui il ponte - che in realtà fu edificato sotto l'Impero di Augusto - venne costruito in una sola notte dal diavolo, "raggirato", a fin di bene, da San Martino».

Il racconto prosegue poi con l'epoca medioevale, altro periodo storicamente ricco, come testimoniano i numerosi castelli della Valle d'Aosta.

Valentina Caruso allora andrà alla scoperta della chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso ad Aosta, «uno scrigno che custodisce meravigliosi affreschi nel sottotetto e ha accanto il Priorato di Sant'Orso, elegantissima residenza di rappresentanza, voluta da Giorgio di Challant tra la fine del 1400 e i primi anni del 1500».

Francesco Gasparri «sarà avvolto dall'atmosfera incantata del Castello di Fénis, il più fiabesco e suggestivo castello della Valle d'Aosta». L'epoca medioevale si chiuderà con il Castello di Verrès, dove Valentina Caruso «circondata da dame in costume, arcieri, araldi e ciambellani, racconterà il Carnevale medioevale di Verrès, in cui si celebra la figura della contessa Caterina di Challant, una femminista ante litteram amatissima dal popolo. Ogni anno naturalmente c'è una nuova Caterina e un nuovo elegantissimo costume, che può essere mostrato solo il sabato di Carnevale. Valentina Caruso si farà narrare le tradizioni e i riti del Carnevale da una Caterina in costume e dalla nuova Caterina», Mara Ghidinelli, «rigorosamente in borghese. L'ultima pagina di storia è dedicata al Forte di Bard e alla seconda campagna d'Italia di Napoleone».

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