Un parco fotovoltaico al posto dell’ex tiro a volo di St-Vincent “Bene, ma ci sono voluti 16 anni”

Si sblocca dopo 19 anni la situazione dell’ex tiro a volo di Saint-Vincent, area in disuso da circa 40 anni che finalmente avrà una nuova vita. Verrà realizzato un impianto fotovoltaico di potenza stimata attorno ai 2 MegaWatt. Lunedì scorso, 29 gennaio, la Giunta regionale ha infatti deliberato di concedere a Cva l’area in questione per un periodo di 30 anni. «La notizia è certamente positiva e chiude l’ormai quarantennale questione di come valorizzare l’area dell’ex tiro a volo di Saint-Vincent. - sottolinea Paolo Ciambi, primo firmatario, nel 2009, della petizione a favore di un parco per le energie rinnovabili - È innegabile, però, che troppo tempo è stato perso per accogliere, alla fine, la proposta che venne formulata 16 anni fa, formalizzata nel 2009 con una petizione sottoscritta da oltre 500 valdostani». Paolo Ciambi, ex presidente del Consiglio comunale di Saint-Vincent nella legislatura 2015-2020 riassume la vicenda: «Era il mese di aprile 2008 quando, insieme a Stefano Unterthiner, inviammo alla sindaca di Saint-Vincent un documento che descriveva la seguente proposta: “Un grande impianto fotovoltaico nell'area ex tiro a volo: enorme biglietto da visita per Saint-Vincent”. Realizzammo anche un opuscolo, per informare la popolazione, dal titolo: “Miriamo al sole. Catturare l’energia del sole nell’area ex tiro a volo”. Poiché l’area Piole dell’ex tiro a volo di Saint-Vincent è di proprietà regionale, il 16 febbraio 2009 inviai la stessa proposta all’Assessore alle Attività produttive della Regione, al quale potei illustrarla personalmente il 10 marzo 2009. Purtroppo, la Regione scelse di procedere alla redazione di uno studio di fattibilità per la realizzazione di un nuovo impianto di tiro a volo. Decisi anche di promuovere una petizione popolare che raccolse 502 firme, depositate presso la Presidenza del Consiglio regionale il 27 ottobre 2009. Fui audito in IV Commissione consiliare regionale e la petizione fu discussa in Consiglio regionale il 10 febbraio 2010. In quell’occasione, il Consiglio respinse una risoluzione nella quale si invitava la Giunta regionale a porre in atto iniziative per favorire la creazione di un parco tecnologico. Solo pochi mesi più tardi, nel Consiglio comunale del 23 dicembre 2010, il sindaco di Saint-Vincent annunciò che l’ipotesi di un nuovo tiro a volo nell’area Piole era tramontata a causa dei costi eccessivi, oltre 12 milioni di euro».

«C’è ovviamente grande soddisfazione a sapere che verrà recuperata un’area che non era più in funzione da 40 anni. - commenta il sindaco Francesco Favre - Sicuramente qualche anno fa forse avremmo storto il naso a vedere in quell’area qualcosa di non legato al turismo ma ora i tempi sono cambiati e anche la gente la gente ha maturato un’altra sensibilità. A chi ora rivendica la paternità del progetto, replico che un conto è avere delle idee, un altro è avere la capacità di realizzarle. Noi abbiano agito con perseveranza, mantenendo alta l’attenzione sul tema e dialogando per tutto questo tempo con la Regione. Al di là della dialettica politica, l’aspetto importante che è il progetto venga portato avanti. La nostra collaborazione con Cva prosegue ed è fruttuosa; dopo l’apertura degli uffici in una zona centrale del paese, ora toccherà al parco fotovoltatico».

«Siamo molto contenti che finalmente si arrivi alla valorizzazione dell’area. - puntualizza il consigliere di minoranza Erik Camos - Crediamo che la nostra azione di presentare nei mesi scorsi diverse iniziative, tra cui alcune mozioni sull’argomento in Consiglio comunale, per mantenere alto il focus sulla problematica, sia stata utile per smuovere le acque, dopo quasi 40 anni. Rimane il rammarico, come abbiamo ribadito più volte, che il Comune che poteva scegliere se farsi parte attiva o passiva del progetto, abbia scelto alla fine questa seconda ipotesi, rinunciando all’acquisizione dell’area a titolo gratuito. Per usare un paragone calcistico: invece di scendere in campo, ha preferito rimanere in tribuna, e ora vede altri alzare la coppa».