La bella storia della cagnolina Selva smarrita e ritrovata dopo otto anni

La bella storia della cagnolina Selva smarrita e ritrovata dopo otto anni
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Lei si chiama Selva e la sua storia incredibile merita di essere raccontata, soprattutto per il lieto fine e per le emozioni che ha trasmesso ai tanti che, come noi, amano gli animali e soprattutto i cani come compagni di vita.

Selva da alcune settimane si aggirava a Montanaro in Canavese in una colonia felina, cercando il cibo dai gatti. Il muso con i peli bianchi tradiva l’età avanzata della cagnolina il cui atteggiamento non è sfuggito alla responsabile della colonia, Silvica Daragiu che ha lanciato un appello all’inizio della scorsa settimana: chi può aiutarmi a catturarla? Proprio di Montanaro è Enrico Tosi che recupera cani dispersi nella zona e che si fa prestare dal canile di Caluso una gabbia speciale da utilizzare in queste occasioni. «Si potrebbe dire che è una cosa incredibile - commenta Enrico Tosi -, però è successa e ne sono il diretto testimone. Ho creato un punto pappa vicino alla colonia felina, piazzando una foto trappola e abbiamo atteso con Silvica.»

Per 3 giorni e 2 notti la lupacchiotta non entra nella gabbia, anche perché il cibo per attirarla è sottratto dai gatti, mentre Silvica ed Enrico controllano le telecamere notturne: Selva arriva sempre puntuale ma non entra nella trappola. Fino a che venerdì notte la trappola funziona, Selva fidandosi della pappa entra e così può essere recuperata dagli encomiabili Silvica ed Enrico.

Sabato mattina è già dal veterinario per essere visitata e nella gamba anteriore viene trovato il microchip. Enrico Tosi lo comunica subito al direttore del canile di Caluso Luciano Sardino che si attiva immediatamente e incredibilmente si scopre che il numero corrisponde ad una cagnolina smarrita 8 anni prima a 100 chilometri di distanza, nella nostra Valle d’Aosta.

All’epoca Selva aveva 2 anni e non era stata più ritrovata malgrado le assidue ricerche dei suoi proprietari. Cosa sia successo negli altri 8 anni della sua vita non lo sappiamo ma lo possiamo immaginare. Sabato quindi Selva è tornata nella sua casa valdostana, tra l’emozione generale, dei suoi salvatori Silvica Daragiu ed Enrico Tosi e dei suoi affetti umani, oltre che di tantissime altre persone, che hanno seguito la vicenda. «Anche dopo 8 anni - dice Enrico Tosi - il destino ci può riservare delle enormi sorprese e quindi non bisogna mai perdere le speranze. Questa è la dimostrazione di un destino, perché ho letto casualmente di questa cosa tramite un’amica Patrizia Clerico che vive a 50 chilometri da qui, quando io abito a 100 metri da dove si è scritta questa storia che vede il ritorno a casa di Selva dopo 8 anni.»

La padrona di Selva è una veterinaria ma per ragioni di riservatezza preferiamo non indicare le sue generalità, perché il fatto di non conoscere il suo nome non toglie nulla a questa storia bellissima.

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