Geenna, in Appello l’accusa chiede la conferma delle condanne per i 4 imputati
Mercoledì scorso, 31 gennaio, la Procura Generale di Torino al processo d'appello-bis sulla presenza della 'ndrangheta in Valle d'Aosta, ha chiesto la conferma delle 4 condanne già inflitte nel 2021 è stata chiesta dal
Al termine della sua lunga requisitoria, durata complessivamente 7 ore, il procuratore generale Giancarlo Avenati Bassi ha chiesto la condanna a 10 anni per il ristoratore aostano Antonio Raso, a 8 anni ciascuno per l'ex consigliere comunale di Aosta Nicola Prettico e per Alessandro Giachino, croupier al Casinò di Saint-Vincent.
I 3 sono accusati di associazione mafiosa. 7 anni di carcere, invece, è stata la richiesta per l'ex assessora comunale di Saint-Pierre Monica Carcea, accusata di concorso esterno.
A gennaio dello scorso anno, la Cassazione aveva disposto l'annullamento con rinvio delle condanne inflitte in secondo grado. Da qui la necessità di rifare il processo. L’accusa ha ripercorso le tappe fondamentali che già avevano portato alla condanna, ribadendo il ruolo dei 4 imputati e sottolineando come le indagini abbiano pienamente dimostrato la presenza della “locale” di ‘ndrangheta in Valle d'Aosta. In aula era presente solo Monica Carcea, gli altri 3 imputati erano assenti. Tutti e 4 sono tornati in libertà il 31 marzo del 2023.
Il processo è stato rinviato a mercoledì 10 aprile quando prenderanno la parola le difese degli imputati che hanno sempre ribadito la loro innocenza.