Quali prospettive dopo il diploma? Conto alla rovescia per il salone dell’orientamento

Quali prospettive dopo il diploma? Conto alla rovescia per il salone dell’orientamento
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Sarà una tensostruttura in piazza Chanoux, nel centro di Aosta, ad ospitare - giovedì 8 e venerdì 9 febbraio prossimi - il primo salone dell'orientamento in Valle d'Aosta.

Claim dell'evento - promosso dagli Assessorati regionali alla Formazione e all'Istruzione - è «Metti a fuoco il tuo futuro».

I destinatari sono 850 studenti delle scuole superiori valdostane, da Aosta a Pont-Saint-Martin, da Châtillon a Courmayeur. I numeri: saranno presenti 13 università, 7 istituti tecnici superiori del Piemonte, 16 stand aziendali, sono previsti 13 workshop, 6 «talktome», 2 eventi aperti al pubblico - con Leonardo Lotto (giovedì 8 febbraio alle 16.30 nella tensostruttura) giovane studente vittima nei mesi scorsi di un grave incidente in Australia, e venerdì 9 alle 18 al Teatro Giacosa con la psicoterapeuta e scrittrice Stefania Andreoli intervistata dalla content creator della community Will Luna Esposito -, 3 active area, e verranno allestiti una zona Coffee break (curato dal progetto Il Cielo in una pentola della Cooperativa C’era Lacca) e uno spazio selfie.

Giovedì 8 febbraio il salone sarà aperto dalle 8 alle 13.30, venerdì 9 febbraio dalle 8 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18 (ingresso libero).

"L'evento - ha spiegato l'assessore regionale alla Formazione, Luigi Bertschy - nasce dall'esigenza emersa in tutti i tavoli di creare le condizioni per migliorare l'orientamento dei nostri giovani. Si parte dal protocollo del 2022 che ha portato una nuova sensibilità tra le strutture regionali. L'obiettivo è fornire informazioni con una grande attenzione al linguaggio, ovvero meno carta e più digitale, per consentire ai ragazzi di fare la scelta più matura e consapevole possibile".

"L'investimento è duplice - ha aggiunto l'assessore regionale all'Istruzione, Jean-Pierre Guichardaz riferendosi all’evento, sostenuto da Cva e Inva - ovvero garantire una formazione anche grazie all'intervento delle imprese e e creare una comunità di persone che possano portare avanti il benessere della nostra società".

“Quello che noi osserviamo è che il numero e la tipologia di informazioni a disposizione non consentono sempre la scelta consapevole” aggiunge la coordinatrice del Dipartimento Stefania Riccardi. “I ragazzi si trovano a non capire quale delle fonti sia più autorevole di altre. Non siamo i primi a pensare ad una fiera dell’orientamento, ma siamo andati a vederle a abbiamo provato a capire cosa non funzionava e cosa poteva meglio funzionare”.

“Gli studenti hanno bisogno di informazioni pratiche, di siti, simulazioni di test. - sottolinea la sovrintendente agli Studi Marina Fey - Ci auguriamo che questi 2 giorni possano aiutare i nostri ragazzi e vedremo anche in futuro se ci dovranno essere adeguamenti e come estendere ai ragazzi primo grado”.

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