Ritornano gli aiuti a fondo perduto per gli investimenti in agricoltura
Il Consiglio Valle ha approvato giovedì scorso, 25 gennaio, con 25 voti a favore e 9 astensioni (Pcp, Forza Italia, Rv e Claudio Restano), il disegno di legge, presentato a inizio gennaio dalla Giunta, che, accanto ai mutui a tasso agevolato, reintroduce gli aiuti a fondo perduto per il sostegno agli investimenti. La reintroduzione si pone - si legge in una nota della regione - «in un’ottica di complementarietà tra gli aiuti a esclusivo finanziamento regionale e gli aiuti cofinanziati dall’Unione europea nell’ambito del nuovo Complemento di sviluppo rurale 2023-2027».
Un’analisi del settore
Contestualmente, è stato approvato all'unanimità un ordine del giorno della Lega modificato in accordo con l'assessore all'Agricoltura Marco Carrel. Il testo impegna il Governo ad aggiornare, entro 12 mesi, uno studio analitico dell'evoluzione del settore zootecnico in Valle d'Aosta con particolare focus sulle razze, sui prodotti, sulle peculiarità dell'allevamento in montagna, sulla produttività e sulla redditività delle aziende di concerto con l'Institut agricole régional, le associazioni e gli enti di categoria.
Avversità atmosferiche e flessibilità sui mutui
«Il tema delle avversità atmosferiche è trattato con una migliore definizione dei periodi di riferimento aiutando la quantificazione della perdita di produzione. - ha detto il consigliere Corrado Jordan entrando nei dettagli - Nel caso di calamità naturale riconosciuta con decreto, gli aiuti a fondo perduto previsti possono essere concessi fino al 100 per cento dei costi dei danni subiti. Per gli investimenti aziendali, oltre alla reintroduzione dell'aiuto a fondo perduto, troviamo nella definizione dei beneficiari, per i soli alpeggi e mayen, anche i proprietari non conduttori di azienda, così come viene assicurata una maggiore flessibilità sulla rateizzazione dei mutui e sulla quantificazione dell'aiuto in considerazione dell'attuale andamento dei tassi di mercato. È poi prevista la concessione di aiuti per incentivare la creazione di imprese di acquacoltura sostenibile. Viene inoltre incrementato, in considerazione dell'aumento generale dei costi sofferto dal settore apistico negli ultimi 3 anni, l’aiuto massimo previsto ad alveare. Per i consorzi di miglioramento fondiario, oltre al finanziamento di interventi puntuali, vengono sostenute iniziative per l'efficientamento nell’utilizzo della risorsa idrica e alla partecipazione a bandi nazionali».
La soddisfazione di Marco Carrel
«La modifica di questa norma di riferimento per tutto il settore agricolo valdostano è frutto di un lungo lavoro di riflessione e di confronto tecnico e politico che ha preso avvio lo scorso anno e che ha impegnato tutte le Strutture competenti dell’Assessorato. - sottolinea l’assessore Marco Carrel - Il mio ringraziamento va a tutti coloro, a partire dai patronati e dalle associazioni di categoria, che hanno dato il loro contributo: abbiamo creato nuovi strumenti e migliorato quelli esistenti per poter sostenere in modo più efficace lo sviluppo della nostra agricoltura. La decisione di reintrodurre - accanto ai mutui a tasso agevolato -degli aiuti a fondo perduto per il finanziamento degli investimenti aziendali è stata assunta in un’ottica di coesistenza e complementarietà con quanto previsto dal Complemento di sviluppo rurale 23/27. Saranno finanziati sulla legge regionale i piccoli investimenti, la cui spesa ammessa è inferiore alla soglia di accesso prevista dal Csr, pari a 80mila euro, mentre gli investimenti più importanti e complessi saranno cofinanziati nell’ambito del Csr. Gli aiuti a fondo perduto vengono reintrodotti anche a favore di enti locali e loro forme associative, soggetti privati, consorzi di miglioramento fondiario e consorterie, per un sostegno allo sviluppo del turismo rurale, la creazione di spazi da destinare ad attività collettive di interesse socio-culturale e il recupero del patrimonio storico e architettonico dei villaggi rurali. Tengo anche a precisare che le intensità dei contributi per le diverse tipologie di investimenti saranno determinate in maniera puntuale attraverso specifici criteri applicativi, nel rispetto dell’intensità massima prevista dai singoli articoli di legge, in attuazione della normativa eurounitaria di riferimento per gli aiuti di Stato. Preciso, inoltre, che le strutture lavoreranno sin da ora su queste delibere al fine di rendere l’applicazione della legge efficiente sin da subito».
Tra le modifiche più significative, è stata prevista la possibilità per il beneficiario mutuatario di chiedere, prima dello scadere dei vincoli o eventualmente anche dopo, una rinegoziazione del mutuo per allungarne la durata anche oltre i venticinque anni massimi inizialmente previsti. Inoltre, è stata introdotta la possibilità, per quando riguarda la durata dei mutui e le modalità di restituzione dei medesimi, di stipulare mutui a tasso agevolato con rate aventi periodicità mensile o trimestrale, in alternativa all’attuale scadenza unicamente semestrale.
«Riteniamo - conclude l’assessore Marco Carrel - di aver posto le basi per uno sviluppo più incisivo del settore agricolo. La revisione rientra appieno nell’azione che come Assessorato stiamo portando avanti, per permettere di cambiare passo e di creare nuove e migliori opportunità per le nuove generazioni e per tutto il mondo rurale, per continuare a vivere e investire sul nostro territorio».