Luciano Caveri ha incontrato il ministro Roberto Calderoli
L'assessore agli Affari europei, all’innovazione, al Pnrr e alle Politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri ha incontrato mercoledì scorso, 24 gennaio, a Roma il ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli.
L’Assessore ha discusso con il Ministro, nella sua doppia veste di coordinatore della Commissione Politiche per la Montagna della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e di rappresentante della Regione, sullo stato di avanzamento dell’iter del Disegno di legge «Disposizioni per il riconoscimento e la promozione delle zone montane». Nel corso dell’incontro, l’Assessore ha rappresentato, da un lato, l’apprezzamento per la volontà del Governo di adottare una nuova legge quadro sulla montagna, la cui principale finalità è valorizzare le specificità delle zone montane, limitarne gli squilibri economici e favorirne il ripopolamento e di accelerarne l’iter parlamentare e, dall’altro, la richiesta forte delle Regioni e Province autonome di un coinvolgimento attivo nella definizione dei criteri di classificazione e di aggiornamento dell’elenco dei comuni montani.
«Il confronto politico sulla Legge Montagna è stato particolarmente fruttuoso: come coordinatore della commissione Politica per la montagna - spiega Luciano Caveri - ho riportato alla delegazione dell’Amministrazione centrale la soddisfazione per il lavoro svolto nella definizione del nuovo articolato di legge per la promozione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e ho ottenuto dal Ministro, in virtù di una storica e leale collaborazione, la massima disponibilità all’accoglimento della richiesta di un coinvolgimento delle Regioni nella definizione di alcune disposizioni fondamentali del disegno di legge».
Ulteriore oggetto di discussione è stato l’aggiornamento della legge 15 dicembre 1999, numero 482 recante “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche” che riconosce l'esistenza di dodici minoranze linguistiche definite "storiche" attribuite a varie famiglie linguistiche presenti entro i confini della Repubblica italiana (albanese, catalana, croato, francese, francoprovenzale, friulano, germanico, greco, ladino, occitano, sardo, sloveno) e ne ammette a tutela le rispettive lingue.
L’assessore Luciano Caveri e il ministro Roberto Calderoli hanno concordato sulla necessità di avviare un iter per l’approfondimento del tema e un processo di revisione del testo normativo, concordando sulla reale volontà di realizzare azioni di sensibilizzazione e divulgazione della tematica in ambito locale, agevolando parallelamente un processo sinergico con le altre minoranze linguistiche presenti a livello nazionale e internazionale.
«La Costituzione italiana, con l’articolo 6, tutela le minoranze linguistiche riconoscendo che all’interno dello Stato vivono popolazioni che parlano lingue diverse e hanno differenti culture, tradizioni, abitudini - precisa Luciano Caveri - e esprimo soddisfazione per l’accoglimento da parte del Ministro della proposta di avviare un primo confronto tra rappresentanti di tutte le minoranze e di esperti giuristi, con il diretto coinvolgimento del Governo, proprio sul territorio regionale che ospita ben due delle 12 minoranze, il francoprovenzale e il walser».
Nella corso della medesima mattinata Luciano Caveri ha incontrato anche il vice capo di Gabinetto del Ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di coesione e il PNNR, Manfredi De Leo, per la definizione d’intesa dei contenuti dell’Accordo per la coesione previsto dal decreto legge 124 del 2023. Nel corso del confronto sono state rappresentate le priorità degli interventi della Regione Valle d’Aosta da finanziare con le risorse derivanti dal Fondo per lo sviluppo e la coesione (FSC), al fine di garantire la loro coerenza con gli obiettivi di programmazione a livelli più alti e assicurare una chiara ripartizione delle responsabilità e delle risorse finanziarie.
La sottoscrizione dell’Accordo per la Coesione - che per il Governo sarà firmato dalla Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni (vedi articolo in alto) - consentirà alla Valle d’Aosta di poter utilizzare gli oltre 32,7 milioni di euro assegnati alla Regione.