Allo Splendor la pièce teatrale “Storia di un corpo” e poi il cantautore Giovanni Caccamo con “Parola”
Nell’ambito del cartellone di spettacoli della Saison Culturelle oggi, sabato 20 gennaio, alle 20.30, allo Splendor, Massimo Lopez e Tullio Solenghi recitano in “Dove eravamo rimasti” con la Jazz Company diretta dal maestro Gabriele Comeglio. Questo nuovo spettacolo propone sketch, brani musicali e contributi video, con alcuni picchi di comicità come una lectio magistralis di Vittorio Sgarbi, interpretato da Massimo Lopez, e un affettuoso omaggio all’avanspettacolo, con l’inedito Renato Zero di Tullio Solenghi. Il filo conduttore sarà quello di una chiacchierata tra amici che collegherà i vari momenti di spettacolo.
“Storia di un corpo” di Daniel Pennac
Mercoledì 24, alle 20.30, al Teatro Splendor, invece, andrà in scena “Storia di un corpo” di Daniel Pennac con Giuseppe Cederna e la regia di Giorgio Gallione. “Storia di un corpo” è il viaggio di una vita, uno straordinario percorso dentro un’esistenza. Un tenero e sorprendente regalo post mortem, in forma di diario, che un padre fa alla figlia adorata. Una confessione e insieme un’analisi, fisica ed emozionale, che il nostro io narrante ha tenuto dall’età di dodici anni fino agli ultimi giorni della sua vita. Una narrazione fluviale dove, attraverso le sue scoperte e le sue mutazioni, il corpo del protagonista prende progressivamente la scena, accompagnandoci in un mondo che si svela attraverso i sensi, diremmo quasi l’epidermide. Pagine e pagine di un diario intimo dove, raccontando di muscoli felici, di orgasmi potenti, di denti che fanno male o di meravigliose avventure tra sonno e veglia si narra una vicenda unica ed insieme universale: lo sviluppo, la crescita e la rovina della sola esperienza che ci fa davvero tutti uguali, quella di noi grandiosi e vulnerabili esseri umani. E il fatto che questo avvenga attraverso la scrittura e la narrazione (l’uomo è la sola creatura narrante) dà la possibilità a Pennac di accompagnarci alla scoperta di quel giardino segreto che è il nostro corpo, di un organismo che è insieme memoria, testimonianza e lascito. E qui la “voce” di Pennac si fa grande teatro, smette di essere libro e si trasforma in epica narrazione orale dove il diario di un corpo diventa una storia “che merita di essere raccontata”.
“Parola”, un concerto con Giovanni Caccamo
Sabato 27 gennaio, alle 20.30, allo Splendor, Giovanni Caccamo porta in tour Parola, ultimo suo lavoro in studio, finalista al Premio Tenco come miglior album. E’un dialogo tra prosa, poesia e canzone, nel quale l’artista assume un originale ruolo di «testimone e ponte di storie». Ognuno dei sette pezzi dell’album è ispirato a un brano di letteratura italiana o straniera e preceduto da un’introduzione strumentale nella quale una voce d’eccezione legge il testo a cui si riferisce: Willem Dafoe, Patti Smith, Liliana Segre, Aleida Guevara, Michele Placido, Giuseppe Fiorello, Jesse Paris Smith e una registrazione d’archivio di Andrea Camilleri. Giovanni Caccamo, diverse volte protagonista al Festival di Sanremo, è uno dei giovani cantautori più profondi ed eleganti della musica italiana. Ha scritto per Andrea Bocelli, Elisa, Lang Lang, Elodie, Malika Ayane e Patti Pravo. Recentemente ha composto, con Leonardo Milani, la colonna sonora del film Stranizza d’Amuri di Giuseppe Fiorello ed è direttore artistico della Fondazione Arnaldo Pomodoro. Ha partecipato come unico artista italiano, al Festival Internazionale “Pathway to Paris: Earth Day 50”, con Michael Stipe, Patti Smith, Johnny Depp, Flea, Cat Power e Ben Harper.
I film in programma al Cinéma Théâtre de la Ville
Al Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta martedì 23 gennaio, alle 15.30 e alle 21, e mercoledì 24 gennaio, alle 18, verrà proiettato il film - vietato ai minori di 14 anni - “Patagonia” di Simone Bozzelli con Andrea Fuorto e Augusto Mario Russi (Italia 2023 - 112 minuti). La trama è la seguente: il ventenne Yuri vive insieme a una zia in un paesino abruzzese. Incontra Agostino, girovago ed esperto nell’incantare i bambini. Quest'ultimo promette a Yuri un’indipendenza di cui lui non sapeva neppure di aver bisogno. Seguendo un sogno di libertà, per loro realizzabile in Patagonia, i due intraprendono un viaggio, che si trasformerà in un delirio di controllo e prigionia. L'opera prima di Bozzelli indaga il rapporto a due e come nascono i legami di potere e di dipendenza. A conclusione della proiezione di mercoledì 24 gennaio delle 18, ci sarà l'incontro in sala con il regista del film Simone Bozzelli, moderato da Alexine Dayné, direttrice artistica della Saison Sezione Cinéma.
Martedì 23 gennaio, alle 18, e mercoledì 24 gennaio, alle 15.30 e alle 21, sarà la volta della pellicola “L'ultima luna di settembre” di Amarsaikhan Baljinnyam con lo stesso Amarsaikhan Baljinnyam, Tenuun-Erdene Garamkhand e Damdin Sovd (Mongolia 2022 - 90 minuti). Da diversi anni, Tulgaa vive in città, ma quando il suo anziano padre si ammala, decide di far ritorno nel suo villaggio natale, tra le remote colline della Mongolia, per assisterlo. L'uomo decide di restare a vivere nella yurta per portare a termine la promessa fatta al padre e cioè di completare il lavoro della fienagione. Mentre lavora nei campi, conosce un bambino. Una storia sull’infanzia e la genitorialità, ambientata in una terra ricca di umanità e di tradizioni.