I lavoratori della «Salvaprecari» equiparati a quelli della Regione: ottimismo, però manca la firma

I lavoratori della «Salvaprecari» equiparati a quelli della Regione: ottimismo, però manca la firma
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«Siamo in attesa dei provvedimenti che mettano nero su bianco l’equiparazione delle operatrici e degli operatori della Società di Servizi con i colleghi del comparto. Il percorso fatto finora è stato tortuoso, ma l’impressione, che abbiamo, è che la Regione abbia recepito le nostre istanze e si stia arrivando a una soluzione positiva per le lavoratrici e i lavoratori della Società di Servizi».

A parlare è Igor De Belli segretario generale di Funzione Pubblica Cgil Valle d’Aosta. La Società di Servizi è la partecipata regionale nata come «Salvaprecari», che fornisce il personale per l’assistenza alla persona, nelle scuole e nei musei. Si tratta di 400 lavoratori sui servizi alla persona e di un centinaio nella cultura.

«Il nostro sindacato si è battuto da sempre per far sì che queste figure professionali venissero equiparate ai dipendenti regionali, chiedendo pure che venisse preso in considerazione il loro ingresso nell’Amministrazione regionale. Svolgono le stesse mansioni, con i medesimi titoli, eppure a livello salariale e giuridico non sono allineati al contratto collettivo regionale del lavoro. - aggiunge Igor De Belli - Ci impegniamo quindi perché ciò invece avvenga e che a questo punto - vista la disponibilità riscontrata in più occasioni dalla Regione - che siano formalizzate le risposte alle nostre istanze in tempi brevi. Mi sento di dire che siamo a buon punto, ma finché non vediamo formalizzata questa situazione continueremo comunque a batterci affinché ciò avvenga».

Di passi avanti sicuramente ne sono stati fatti negli ultimi anni, quello su cui spinge FP Cgil è un diritto che deve essere riconosciuto: «Stiamo parlando di lavoratrici e lavoratori che non si sono mai risparmiati e che hanno fatto tutto ciò che rientra nelle loro mansioni. Educatori, assistenti sociali, oss. Perché quindi creare disparità? E’ un controsenso visto che oltre tutto la Società di Servizi è una partecipata regionale. Quindi ben vengano i riscontri positivi, ora però vogliamo che dalle parole si passi ai fatti e si dia il giusto riconoscimento a queste importanti figure professionali» conclude Igor De Belli.

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