Fu valdostano il «Concerto più alto del mondo»

Fu valdostano il «Concerto più alto del mondo»
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Erano le prime luci dell’alba del 21 gennaio 1989, un sabato. Una spedizione valdostana raggiungeva i 5.680 metri della “Gillman’s Point”, all’inizio della cresta pianeggiante che conduce alla vetta del Kilimanjaro, il vulcano equatoriale che segna il tetto dell’Africa, ai confini fra il Kenia e la Tanzania.

Il gruppo, guidato da Lorenzino Cosson ed Ottone Clavel, era composto da 8 membri della Banda Musicale di Courmayeur-La Salle: Giancarlo Telloli direttore del complesso e trombettista, Dario Sannicolò segretario e flicorno contralto, Claudio Gaias clarinetto, Gioni Peraldo tromba, Edoardo Ruffier saxofono tenore, Pietro “Giorgio” Donnet ed Eliseo Ruffier bombardini, Cesarino Blanchet percussioni.

Ad essi si aggiunsero anche il giornalista Roberto Mirteto ed il cameraman Giorgio Viana, inviati dalla sede regionale Rai di Aosta per documentare l’impresa.

Obiettivo della lunga salita era infatti suonare il «Concerto più alto del Mondo» record che la Banda già deteneva dopo aver eseguito alcuni brani musicali in vetta al Monte Bianco nel luglio del 1986 in occasione del bicentenario della prima ascensione al re delle Alpi.

L’avvicinamento alla cima richiese ben 5 giorni: accompagnati dalle guide africane, da un cuoco e da una dozzina di giovani portatori locali carichi dei materiali più ingombranti, i musici portarono personalmente lungo tutto il tragitto i loro strumenti.

L’esibizione riuscì nonostante l’intenso freddo della quota che bloccò completamente gli ingranaggi degli strumenti musicali e costrinse i bandisti ad eseguire sequenze ritmiche di note senza l’ausilio dei tasti, sulle quali Giancarlo Telloli produsse un’acuta fioritura di squilli che non poté durare più di una trentina di secondi, tanto fu lo sforzo di soffiare negli strumenti a quell’altitudine estrema.

L’iniziativa, che era stata resa possibile anche grazie al supporto della Regione, del Comune di Courmayeur e della Rai, permise di produrre 2 film che furono mandati in onda in numerosi Paesi.

Ora, a 35 anni dallo storico exploit, i protagonisti di quella fantastica avventura si incontreranno - domani, domenica 21 a pranzo al Ristorante Lo Campagnard a Dolonne di Courmayeur - per rievocarla e celebrare insieme quell’episodio, lontano nel tempo ma ben vivo nella memoria di ciascuno.

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