Addio a Renato Vastarini, storico titolare della mitica Gelateria René
Chi 40 anni fa era un ragazzo conserva il ricordo della Gelateria René in via Festaz ad Aosta come uno dei punti di ritrovo più frequentati dai giovani. Arduo conquistare un tavolo all’interno, più facile acquistare un cono per il passeggio ma l’obiettivo dei ragazzi dell’epoca era proprio quello di sedersi sul piano rialzato, invitando magari la prima fidanzatina, visto che quel posto era la moda assoluta ad Aosta. In effetti esistevano in città altre gelaterie - Colombo in via Aubert, Gaby al borgo, il “Rosso” in via XXVI Febbraio e Diana in via Lys -, gelato buono per tutte ma da René era la fantasia a volare, perché Renato Vastarini, il baffo che ti guardava con aria complice da dietro al banco, aveva creato qualcosa di assolutamente nuovo e diverso dagli altri. Lo aveva fatto alla fine degli anni Settanta ed era stato subito un successo clamoroso, sia per valdostani che per i molti alpini di leva nelle caserme cittadine, tanto che durante l’orario di libera uscita era impossibile trovare un posto a sedere. Che fosse estate o inverno René era il punto di ritrovo per i gruppi di studenti e di sportivi, poi gente di tutte le età, famiglie a passeggio che dalla “vasca” facevano volentieri una deviazione in via Challand per raggiungere la Gelateria René.
Lui - Renato Vastarini - era nato il 27 aprile 1945 ad Aosta, ultimo di 4 fratelli: Gianfranco, Paola e Mirella, quest’ultima già scomparsa. Dopo la Scuola Alberghiera, frequentata con il fratello Gianfranco, andò prima a lavorare all’estero, in ristoranti in Francia e nel Regno Unito. Poi gli si presentò l’occasione di imbarcarsi come stewart sulle navi da crociera, di una compagnia norvegese ma gestite da un armatore triestino e con bandiera panamense. Per Renato dal carattere dinamico e avventuroso fu una chance da cogliere al volo. Così dai 20 ai 30 anni trascorse la vita sulle rotte caraibiche. Poi decise che era giunto il momento di rientrare ad Aosta e ancora una volta si lasciò guidare dal suo fiuto. Grazie alle basi apprese alla Scuola Alberghiera per la preparazione dei gelati si specializzò ed aprì il locale in via Festaz che battezzò René per richiamare sia il bilinguismo valdostano che le sue esperienze all’estero. Fu subito un grande successo, anche perché da René venivano serviti dalla banana split all’affogato alla Coca Cola come anche gelati dai nomi stravaganti che stuzzicavano la curiosità dei clienti, grazie al loro aspetto scenografico e ricordavano pietanze vere, come i gettonatissimi spaghetti di crema al pomodoro o alla hawaiana, e ancora la fonduta, la Seupa à la Vapelenentse, la polenta concia, la pasta e fagioli, la pizza 4 stagioni e le mitiche uova alla ranchero, alla creola e al tegame. Non mancavano i frappé, i frullati di frutta e le brioche con gelato. Una fantasia ed una rara abilità professionale che premiarono Renato Vastarini, dato che la gelateria era sempre piena.
Nella vita privata amava la libertà, così non si sposò mai e nel tempo libero praticava il nuoto e il tennis. Abitava in via Liconi, nel Quartiere Cogne, e dopo essersi ritirato all’inizio degli anni Duemila dal commercio gli fu diagnosticata una malattia neurodegenerativa. Dal 2021 era alla Casa di Riposo JB Festaz, benvoluto da tutti, personale ed ospiti, tanto che una volta dimostrò come si preparava il gelato deliziando ancora una volta, l’ennesima. Renato Vastarini se ne è andato in punta di piedi il giorno di Capodanno e i funerali sono stati celebrati all’Immacolata. Per tutti però è sempre stato René e piano piano nei giorni seguenti la notizia si è sparsa in città, intrecciando i ricordi di centinaia di giovani degli anni Ottanta e Novanta, quella memoria condivisa che richiamava banana split o spaghetti al pomodoro, le sue battute scherzose e la senzazione irripetibile che René abbia fatto parte dei nostri anni più belli.