Il presidente del Tribunale Eugenio Gramola lascia la Valle d’Aosta per la Corte d’Appello di Trento
Il presidente del Tribunale di Aosta Eugenio Gramola lascia la nostra regione per assumere il ruolo di presidente della Corte d'Appello di Trento. La nomina del Csm è avvenuta nei giorni scorsi. Il magistrato si trasferirà tra un mese. Lo sostituirà ad interim Giuseppe Colazingari. Tra i procedimenti in cui Eugenio Gramola è stato chiamato a decidere, vi sono il processo di primo grado con rito abbreviato nei confronti di Annamaria Franzoni per l’omicidio del figlio Samuele, concluso con una condanna a 30 anni. Recentemente ha presieduto la Corte d’Assise per l’omicidio di Raluca Elena Serban (con Gabriel Falloni come imputato, vedi articolo a destra) e il collegio giudicante del processo Geenna con rito ordinario, su infiltrazioni di ‘ndrangheta in Valle d’Aosta. Giunto al Tribunale di Aosta nel 1989, dopo 2 anni a Pinerolo come pretore, Eugenio Gramola ha ricoperto pure il ruolo di giudice del lavoro e si è occupato anche di divorzi e separazioni, di contenziosi civili, di fallimenti. «Il primo anno - ricorda Eugenio Gramola - in Pretura c’era arretrato e ho fatto 1.300 sentenze. Gli anni dopo erano comunque 1.000. Oggi sono 300». Un effetto derivante dall’abrogazione di diverse fattispecie di reato. «Purtroppo sono aumentati i maltrattamenti. - osserva Eugenio Gramola - ma questo perché un tempo se ne parlava di meno e oggi le donne denunciano di più». Per quale motivo ha deciso di chiedere il trasferimento? La decisione di proporre la sua candidatura come presidente della Corte d'appello di Trento è arrivata perché «Alla fine ho avuto la sensazione che per un motivo o per l'altro mi ritrovassi a passare il mio tempo a cercare di tappare le falle ed evitare che il Tribunale di Aosta affondasse completamente a causa delle gravi carenze di organico. Quindi a un certo punto mi è venuto spontaneo chiedermi: ma devo per forza rimanere ad Aosta, non posso provare a vedere se riesco a lavorare meglio in un'altra realtà? Ho cercato qualche posto che mi interessasse e, visto che mi è stato dato, ci vado più che volentieri». Ma quale situazione lascia al suo successore? «Riguardo al personale amministrativo - risponde Eugenio Gramola - oggi siamo in una situazione migliore rispetto a 6 anni fa» quando il giudice si insediò alla presidenza del Tribunale di Aosta «Ma al 31 marzo saremo in una situazione peggiore, sempre che non si riesca nel frattempo a trovare delle soluzioni». Nel giro di un mese, oltre a Eugenio Gramola se ne andrà il giudice Paolo De Paola, che diventerà magistrato tributario professionale. Arriverà la giudice ligure Giulia De Luca, a prendere il posto di Anna Bonfilio, che aveva ottenuto il trasferimento oltre 1 anno fa. «Nel giro di un mese mancheranno 2 magistrati su 8, una situazione così è sostenibile per qualche mese» commenta Eugenio Gramola. In merito ai tanti casi che nella sua lunga carriera di è trovato a giudicare, Eugenio Gramola afferma che «Di essere ricordato in particolare per il processo Cogne devo dire che non mi fa tanto piacere. E' stato il processo più sgradevole che io ho avuto e sono fermamente convinto che i processi non si facciano in tv, ma nei tribunali. E vedere che veniva quasi fatto il contrario, comunque che venisse fatto un processo parallelo, a me ha dato alquanto fastidio». Ma esiste la criminalità organizzata in Valle d’Aosta? «Direi proprio di sì, poi bisogna vedere in che forme» afferma il magistrato. Dopo il trasferimento taglierà i ponti con la Valle d’Aosta? «No, manterrò la casa in cui abito perché vi sono molto affezionato, dato che la ho disegnata io» conclude Eugenio Gramola, grande sportivo e appassionato di mountain bike e di sci, che in conclusione rivela una piccola curiosità: «Se non avessi fatto il giudice mi sarebbe piaciuto diventare un metereologo».