Ad Aosta l’evento “L’arte come il fuoco di Francesco Nex”

Il pittore Francesco Nex amava la Musica. Organizzava concerti con giovani musicisti e disseminava strumenti musicali nelle sue opere. Aveva musicisti anche in famiglia: come le flautiste Yuko e Mayumi Sugiyama ed i cantautori Daniele e Giuliano Contardo. Tutti figli di sorelle della moglie Rina Folletti. Sarà proprio il nipote Giuliano Contardo ad animare l’evento “L’arte come il fuoco di Francesco Nex” che si terrà alle 18 di venerdì 19 gennaio alla Galleria Inarttendu di via Martinet ad Aosta, dove attualmente è in corso la mostra “Il Nex segreto” con ingresso libero. Del pittore scomparso 10 anni fa parlerà l’altro protagonista dell’evento, il critico d’arte Marco Jaccond, che, dialogando con il giornalista Gaetano Lo Presti, ne traccerà un profilo artistico. A partire da opere come il celebre “L’Homme au citron” nel quale sulla tavola imbandita di alcuni partecipanti ad un convegno di studi sulla fame è pronto ad essere consumato uno scarno e nudo poveraccio. Il titolo dell’evento è mutuato dalla canzone “La parola come fuoco” di Giuliano Contardo. Cinquantaquattrenne, il cantautore torinese ha iniziato con il folk revival dei Cantambanchi, il gruppo del padre Franco. Sono seguiti band di musica folk-punk-stradaiola ed un contratto per l’etichetta Consorzio Produttori Indipendenti coi suoi Le Masche. Con l’album "Avete messo radici?" nel 1999 iniziò un’attività solistica che ha raccolto i consensi di gente come il musicologo inglese Philip Tagg, Franco Fabbri degli Stormy Six ed Ivano Fossati. Sono seguite la partecipazioni a rassegne come Tavagnasco Rock, Chansonnier, Sotto il vulcano e, nel 2009, la semifinale al Premio Recanati. Allo zio Francesco Nex piaceva ascoltarlo, fin dalle feste natalizie che si svolgevano nella casa paterna di San Mauro Torinese, progettata ed arredata dal pittore. Al funerale del pittore Contardo aveva, infine, cantato la canzone popolare “Spunta l’alba”.