Affitti brevi, siamo già a 11.420 posti letto «All’appello mancano ancora tanti alloggi»

Dal 1° novembre 2023 a venerdì 5 gennaio 2024 sono stati rilasciati 2.721 Cir-Codici identificativi regionali, per un numero di 11.420 posti letto complessivi e 1.898 locatori. Dall'applicazione della legge regionale 11 del 2023 non sono emerse particolari criticità. Lo assicura l’assessore al Turismo Giulio Grosjacques che giovedì scorso, 11 gennaio, in Consiglio Valle ha risposto a un'interpellanza del gruppo Progetto Civico Progressista sul tema degli affitti brevi per finalità turistiche.

Intanto proseguono gli incontri informativi sulla legge («Disciplina degli adempimenti amministrativi in materia di locazioni brevi per finalità turistiche») per la presentazione della piattaforma regionale in uso ai privati per la registrazione degli alloggi e la comunicazione delle presenze. I prossimi appuntamenti saranno giovedì 18 gennaio alle 20.30 al Centro Congressi Courmayeur e lunedì 5 febbraio alle 20.30 al Centro Congressi del Comune di Saint-Vincent. Sono previsti gli interventi dell’assessore Giulio Grosjacques, di Enrico Di Martino coordinatore del Dipartimento Turismo e dei tecnici Inva.

Per quanto riguarda le richieste di chiarimenti, «In un numero limitato di casi, - ha riferito Giulio Grosjacques - sono emerse delle complessità rispetto al corretto computo del numero massimo di posti letto autorizzabili ai sensi della normativa nazionale igienico-sanitaria, al subalterno catastale attribuito ad alcune unità abitative, alle modalità di esposizione del Cir, alle modalità di compilazione del calendario ai fini del rispetto del limite dei 180 giorni all'anno per la locazione esercitata in sole camere nelle unità abitative a destinazione urbanistica permanente o principale e sulle modalità per richiedere ai Comuni il mutamento di destinazione d'uso del proprio alloggio».

Per quanto riguarda le analoghe disposizioni nazionali approvate a fine dicembre (e ad eventuali «conflitti» con quelle regionali), «Al momento - ha proseguito l'Assessore - non sono ancora applicabili: la data non è ancora determinata o determinabile, in quanto si indica il 60esimo giorno successivo a quello della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell'avviso attestante l'entrata in funzione della banca dati nazionale e del portale telematico del Ministero del turismo per l'assegnazione del Cin» - la normativa nazionale prevede l'assegnazione di un Codice identificativo nazionale (Cin) alle unità immobiliari destinate a contratti di locazione breve - «fatto non ancora avvenuto. La disposizione statale prevede che, prima della sua applicazione, il Ministero del turismo invii alle Regioni che già hanno disciplinato e rilasciato i Cir, come la Valle d'Aosta, un codice alfanumerico da anteporre allo stesso ai fini della sua ricodificazione in Cin.»

«La struttura competente dell'Assessorato ha effettuato una prima analisi degli aspetti che potrebbero comportare modificazioni e integrazioni alla legge regionale» e tra queste la ricodificazione del Cir come Cin con l'aggiunta di un prefisso alfanumerico fornito dal Ministero, l’obbligo di presentazione della Scia, nuove sanzioni. «Il Coordinamento tecnico nell'ambito della Conferenza Stato-Regioni non è ancora stato convocato: se e quando sarà riunito, si verificherà con le altre Regioni se sussistono presupposti per l'impugnazione della norma statale davanti alla Corte costituzionale.»

«Mi chiedo se sia stato fatto un approfondimento visto che in Commissione si è parlato di un numero di 3.800 alloggi solo su Airbnb - una parte di tutta la platea di alloggi - ha replicato Erika Guichardaz - quindi i numeri sono al di sotto delle attese e sarebbe importante che ci fosse un'indagine per capire le motivazioni che hanno portato i proprietari a rinunciare ad affittare le proprie case».

Bisogna però considerare che sul portale Airbnb figurano e figuravano pure delle Chambres d'hôtes e dei bed&breakfast già regolarmente registrati in Regione e che si avvalgono dei servizi di prenotazione del circuito internazionale.