Addio a Eugenio Abruzzini, architetto per vocazione che amava le montagne

Addio a Eugenio Abruzzini, architetto per vocazione che amava le montagne
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Per Eugenio Abruzzini la professione di architetto non era solo una grande passione ma qualcosa di più: una vocazione. Termine scelto non a caso, visto che nella sua lunga carriera si era orientato verso l’architettura dei luoghi di culto, progettando e realizzando numerose chiese, cappelle, complessi parrocchiali e santuari in tutta Italia. Nato a Bari il 4 dicembre 1929, Eugenio Abruzzini si laureò a Roma. Per lui l’architettura era, oltre alla sua numerosa famiglia, tutta la sua vita. Ha svolto la professione a 360 gradi, tra ricerca, progettazione e realizzazione di opere civili e religiose, concorsi, convegni, pubblicazioni e conferenze a livello nazionale ed internazionale. Pure l’insegnamento ebbe un ruolo importante nella sua carriera. Infatti dal 1964 al 1971 fu assistente volontario alla Facoltà di Architettura di Roma all’Istituto di Storia dell’Architettura, diretto dal professor Bruno Zevi, dal 1967 al 1993 è stato docente al Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma e dal 1990 al 2006 alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Il colpo di fulmine con la Valle d’Aosta era scoccato nel 1962, quando per motivi professionali aveva conosciuto l’impresario edile aostano Carlo Luchini con cui nacque una sincera amicizia. Quest’ultimo, notato il grande amore che Eugenio Abruzzini nutriva per la montagna, lo ospitò con la famiglia in un’abitazione di sua proprietà a Etroubles per le vacanze estive. Da allora l’architetto Eugenio Abruzzini elesse il paese nella valle del Gran San Bernardo come “buen retiro”, tanto che acquistò una casa dietro la chiesa e la ristrutturò. Così Etroubles divenne un punto di riferimento per lui, la moglie Andreina Micarelli, insegnante di matematica sposata l’8 dicembre 1954, e i figli: Francesca, nata nel 1956, residente a Roma, che è architetto nonché consulente Chue Style Feng Shui e ha lavorato a lungo con il padre, Arnaldo, venuto alla luce nel 1957, laureato in Economia e Commercio e manager a Bruxelles dove per più di 20 anni è stato amministratore delegato di Eurochambres, Giuseppe, del 1964, diplomato Isef e preparatore atletico Fisi residente ad Aosta, Marianna, del 1966, anche lei diplomata Isef nonché insegnante di fitness e personale trainer che abita a Saint-Pierre, e Giovanni, del 1972, pure lui laureato in Economia e Commercio che vive in Florida ed è attualmente presidente e amministratore delegato della società Virbac North America. Il primo a trasferirsi definitivamente in Valle d’Aosta fu Giuseppe, nel 1999. Poi fu la volta di Marianna, pochi anni dopo. Quindi nel 2016, dopo essersi ritirato dall’attività professionale, Eugenio Abruzzini vendette la casa a Etroubles e si trasferì con la moglie Andreina Micarelli nel centro storico di Aosta, nei pressi della Libreria Briviodue in piazza Chanoux. Una scelta che rese definitivo il legame di Eugenio Abruzzini con la nostra regione di cui amava tutto e che conosceva profondamente, visto che nei lunghi anni in cui l’aveva frequentata si era cimentato in numerose escursioni in montagna portando con sé i figli ancora ragazzi e trasmettendo loro quella immensa passione. L’architetto Eugenio Abruzzini si è spento all’età di 94 anni lunedì 8 gennaio all’Ospedale regionale “Umberto Parini”. I funerali sono stati celebrati ieri, venerdì 12, nella parrocchia San Giuseppe in via Nomentana a Roma. Lascia come eredità morale la sua modalità di interpretare il ruolo di architetto, non solo improntata a sperimentare, adottare ed esplicare conoscenze ed arte, ma sempre impregnata di grande umanità, sensibilità, disponibilità, capacità di ascolto e dedicata al servizio verso gli altri.

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