Prova di francese nei concorsi: la Giunta regionale si dissocia dalle dichiarazioni del Sindaco

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Le dichiarazioni del sindaco di Aosta di Gianni Nuti sulla prova di francese nei concorsi della pubblica amministrazione sono state al centro della prima interrogazione a risposta immediata della seduta consiliare di mercoledì 10 gennaio presentata dal gruppo Lega Vallée d'Aoste.

«Il sindaco di Aosta Gianni Nuti in Consiglio comunale ha dichiarato che la prova di francese sarebbe una “forma di protezionismo che oggi rischia di rendere asfittica e di far implodere la nostra collettività invece di farla germinare come meriterebbe”. - ha ricordato il capogruppo della Lega Vallée d’Aoste Andrea Manfrin - Secondo il Sindaco, il meticciamento e la mescolanza sono un bene per l'umanità e ciò che lo impedisce sarebbe la prova di francese. Interroghiamo quindi il Governo per sapere se condivide questa affermazione e se abbia messo in campo delle azioni nel senso auspicato dal sindaco Nuti.»

Il presidente della Regione Renzo Testolin ha ricordato la commemorazione per l’80esimo anniversario della Carta di Chivasso, durante la quale «Nous avons souligné sa modernité et son actualité, soit en ce qui concerne “L'esercizio delle funzioni politiche e amministrative locali che dovrà essere affidato ad elementi originari del luogo o aventi residenza stabile”, soit pour ce qui est de la question linguistique “Per la loro posizione geografica di intermediarie tra diverse culture, nelle valli alpine deve essere pienamente garantita una particolare autonomia culturale linguistica”. Croyant fermement à ce qui a été dit en décembre, la combinaison de ces deux extraits de la Charte de Chivasso semble déjà suffisante pour préciser que le Gouvernement régional, ou du moins la Présidence de la Région, n’a pas partagé les déclarations du Syndic d'Aoste qui représentent son point de vue, pourtant absolument légitime. À cet égard, dans une réalité où les langues sont considérées comme une richesse et synonymes d'ouverture sur le monde, je tiens à souligner comment même le récent Traité du Quirinale établit que “La frontière terrestre franco-italienne constitue un bassin de vie continu, où les populations française et italienne partagent un destin commun”. Même dans le domaine de la coopération transfrontalière, nous retrouvons donc l'esprit de notre culture et de notre particularisme, qui nous offrent les atouts et les opportunités pour affronter notre avenir à partir de la mondialisation d’aujourd’hui, pour pouvoir ouvrir nos portes aux jeunes francophones aussi, qui peuvent trouver un emploi dans notre Vallée».

Andrea Manfrin si è detto soddisfatto della risposta: «Potremmo dire che il meticciamento e la mescolanza sono rinviati a data da destinarsi e che le dichiarazioni in Consiglio comunale del Sindaco è una voce dal sen fuggita e che non hanno alcun sostegno politico».

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