Sabotaggio al cavo della seggiovia CieloAlto: indagano i carabinieri
La seggiovia CieloAlto, a Cervinia, dalla tarda mattinata di giovedì scorso, 11 gennaio, è tornata in funzione, dopo i lavori di ripristino della fune danneggiata nei giorni scorsi. «La grande sinergia tra gli addetti della Cervino Spa e i tecnici specializzati - si legge in una nota - ha permesso di accorciare i tempi della riparazione e rimettere di nuovo in funzione l’impianto». Al termine dei lavori, sono state effettuate tutte le opportune verifiche e i collaudi previsti dopo tali operazioni.
La biposto è dunque di nuovo fruibile dal pubblico, così come tutti gli altri impianti del comprensorio Cervino Ski Paradise, aperto nella sua interezza. I primi giorni del 2024 hanno regalato diverse nevicate che hanno portato anche quaranta centimetri di neve. Paesaggi perfettamente invernali, piste in condizioni eccellenti dal Ventina fino a Cretaz.
Federico Maquignaz, presidente della Cervino Spa, dichiara: «Un ringraziamento va a tutte quelle persone che con grande professionalità e competenza hanno lavorato duramente in questi giorni, ma soprattutto si sono immediatamente accorte dell’anomalia durante il consueto giro di prova che ogni giorno viene effettuato su tutti gli impianti di risalita, prima dell’apertura al pubblico. Non entriamo nel merito di quanto accaduto, gli organi preposti stanno effettuando gli approfondimenti del caso».
Episodio misteriosoLa Procura di Aosta, diretta da Luca Ceccanti, ha aperto un fascicolo sull’accaduto. Al momento l'ipotesi di reato formulata è di danneggiamento e gli inquirenti procedono a carico di ignoti. Le indagini sono affidate ai carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent e Châtillon. Probabilmente usando un flessibile a batteria, nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 gennaio è stato scheggiato - con un taglio profondo pochi millimetri - il cavo d'acciaio della seggiovia biposto, che può trasportare quasi 1.200 persone l'ora. Sono risultate danneggiate 2 delle 6 sezioni circolari della fune. Il problema è stato scoperto la mattina di lunedì scorso, con i controlli pre-apertura, e la seggiovia è stata chiusa. Alla base del pilone 9 sono state rinvenute delle impronte di suole di scarpe. Non si esclude, perciò, che possano essere state lasciate dall’autore del sabotaggio, il cui movente resta per ora sconosciuto - in paese si pensa al gesto di un folle mentre viene ritenuta poco credibile l’ipotesi di un atto di ecoterrorismo -, che potrebbe essere salito sul pilone utilizzando la scala di servizio. I precedenti
Il mistero resta fitto perché non è il primo caso del genere. L’episodio più grave risale al maggio del 2015 quando ignoti si sono arrampicati su un palo della funivia che porta dal paese a Plan Maison, a 2.560 metri di quota, e hanno parzialmente tagliato la fune. Hanno reciso alcune trifole di acciaio, rendendo il cavo inutilizzabile. In quel periodo la funivia era in manutenzione, altrimenti le conseguenze avrebbero potuto essere gravi. Poche settimane dopo è toccato alla seggiovia Bec Carré di Valtournenche: stessa procedura, medesimo danno. La società Cervino Spa dovette spendere oltre 180mila euro per sostituire le 2 funi.