Elezioni, i nomi per il Parlamento
«Aprire un tavolo politico che sia il più ampio possibile. Crediamo infatti sia importante aprire in termini inclusivi a tutti quegli autonomisti progressisti di buona volontà che hanno a cuore le sorti della Valle d'Aosta per poter costruire insieme un percorso che ci possa degnamente rappresentare a Roma».
Lo scrive nel messaggio di fine anno il presidente dell’Uvp, Elisa Bonin. Concetto ribadito nella riunione politica che si è svolta nella serata di ieri, venerdì 5 gennaio, e che ha messo nuovamente di fronte i due principali alleati di governo, Uv e Uvp, cui si affiancano Pd ed Epav. I due Leoni lavorano alla coalizione che dovrà portarli alle elezioni politiche per il rinnovo del Parlamento, in calendario domenica 4 marzo. Soprattutto da parte del Leone dorato vi è la volontà di aprire anche al resto della galassia autonomista, guardando con particolare interesse a Pour Notre Vallée e a Mouv’.
«Mai come ora - prosegue Elisa Bonin nel suo messaggio - è importante riunire le forze, come vuole lo spirito del Rassemblement; non crediamo infatti praticabili altre strade, in particolare quelle che sono improntate alla chiusura a priori a movimenti e persone. Dividere la comunità di fronte a sfide così grandi per la Valle d'Aosta è un evidente segnale di egoismo politico». «I prossimi giorni - conclude Elisa Bonin - ci riveleranno chi è disponibile a mettere al centro della sua azione politica il futuro della nostra Regione, e chi invece vuole utilizzare le elezioni politiche come occasione per contare i propri voti in vista delle prossime elezioni regionali».
Subito sfumata l'ipotesi di una candidatura di Roberto Louvin, sul tavolo della coalizione di governo resta il nome di Andrea Rosset per l’Uvp candidato alla Camera dei deputati. Con una parte del Leone dorato che spinge per mettere in campo invece l’assessore regionale alla Sanità Luigi Bertschy. E’ maggioritaria però la «corrente» di chi preferisce spendersi Bertschy alle prossime regionali: strada libera a Rosset quindi. L’Union Valdôtaine ha «opzionato» la candidatura al Senato. Inizialmente l’ipotesi più accreditata era quella con il nome di Aurelio Marguerettaz (non può più candidarsi per il Consiglio regionale), ora invece in pole position per il Leone rampante vi è Albert Lanièce, che correrebbe quindi per la riconferma a Palazzo Madama.
Sul fronte opposto Alpe, Stella Alpina, Pour Notre Vallée e Mouv' potrebbero far scendere in campo l'ex assessore regionale e uomo forte di Alpe, Albert Chatrian, in ticket con l'ex presidente della Regione ed ex sottosegretario Luciano Caveri (Mouv') come candidato al Senato. La Stella Alpina, che attualmente esprime il deputato Rudi Marguerettaz, per non rinunciare a un proprio rappresentante in Parlamento potrebbe puntare su Pierluigi Marquis, alla guida della Giunta regionale da metà marzo a metà ottobre.
E a destra? Forza Italia della Valle d'Aosta punta a presentare alle prossime elezioni politiche due candidati condivisi da tutte le forze di centro destra presenti in regione. «Non nascondo le difficoltà - chiarisce il coordinatore regionale Massimo Lattanzi - ma il nostro obiettivo è di presentare alle politiche un centro destra unito; dovesse fallire il tentativo, Forza Italia ci sarà, in ogni caso».
Lunedì prossimo, 8 gennaio, è in programma un coordinamento regionale di Forza Italia per «programmare gli incontri politici con la Lega, Fratelli d'Italia e la lista civica nata recentemente che si colloca nel centro destra», aggiunge Massimo Lattanzi.