Feste con il «pienone» e poche lamentele dai turisti, che però sono rimasti delusi dai mercatini di Aosta

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Dopo un ponte dell’Immacolata alla grande per il comparto turistico valdostano, le feste di fine anno hanno fatto registrare il «tutto esaurito» per un periodo più lungo del solito, già a partire da prima di Natale, cosa che non avveniva in passato. Vi è soddisfazione tra gli operatori della ricettività della nostra regione. E il fatto di avere tanti turisti consente di conoscere eventuali criticità tramite i «feedback» degli ospiti delle strutture alberghiere.

«Nel mese di dicembre ci sono state tantissime presenze» riferisce Alessandro Perosino, vice presidente dell’Adava l’associazione di categoria, e albergatore a Saint-Vincent, «in particolar modo durante il fine settimana dell'Immacolata e in quelle a cavallo di Natale. E’ vero, abbiamo avuto molte cancellazioni ma subito tutte rimpiazzate. Non ho recepito molte lamentele in generale, se non per i mercatini di Aosta, ritenuti deludenti. Per il resto solo tante soddisfazioni, in particolar modo dalla clientela straniera che, purtroppo, a Saint-Vincent non è il flusso turistico primario. Qui gli sciatori che soggiornano non hanno particolari richieste (se non per il noleggio dell'attrezzatura), mentre altri clienti leisure», ovvero coloro che viaggiano per piacere e solitamente scelgono periodi dell'anno durante i quali i costi sono inferiori, «vengono per le terme e soprattutto per il Casinò, quindi anche in questi casi le richieste sono minime».

«Ottimo afflusso già da venerdì 22 dicembre, d’altronde il calendario era favorevole. - conferma Rémy Herren, albergatore a Aymavilles - Siamo al completo dal 26 dicembre - molti preferiscono ancora trascorrere il Natale a casa - fino a domani, domenica 7. Principalmente italiani, parecchi giovani: finalmente la montagna è attrattiva anche per loro. E mai come quest’anno ospiti dal sud: Sicilia, Puglia, da Roma in giù. Ciò è positivo perchè hanno scoperto che esiste pure la Valle d’Aosta e non solo il Trentino. I nostri ospiti non sono sciatori tout court. Abbiamo anche chi molto semplicemente visita Aosta e i castelli e qui l’offerta è molto buona avendone ben 4 a 5 minuti di automobile. Ecco, se proprio devo segnalare qualcosa che non va, per i clienti che erano giù venuti in passato i mercatini di Natale di Aosta non sono risultati affascinanti come quando erano al Teatro romano».

«Devo riferire di una generale soddisfazione degli ospiti. Aosta risulta essere una cittadina accogliente, ben addobbata, come se fosse un borgo che si è allargato. - è il commento di Jeannette Bondaz, referente Adava per il capoluogo - Il “ritorno” che ho è di una città curata, quindi bisogna fare i complimenti al Comune, certo, e pure ai nostri colleghi commercianti, che riescono a proporre Aosta come se fosse un grande mercatino. Tutto è migliorabile, d’accordo, ma non ci sono grandi lamentele. Anzi, una sì: diversi ospiti avevano l’abitudine di arrivare da Martigny, ora non hanno la possibilità di farlo con i mezzi pubblici. Abbiamo perso un collegamento importante».

Sempre per l’Adava, Ilaria Sonatore segue i b&b. Le criticità segnalate dai suoi clienti riguardano «la mancanza di trasporto pubblico organizzato per le valli laterali, soprattutto nei fine settimana. Altro problema: il costo dell’autostrada. E poi le carenze nel fornire informazioni su passeggiate e sentieristica. L’app “vdaevents” propone solo eventi, e può accadere che negli uffici del turismo il personale non sia adeguatamente preparato a fornire indicazioni sulle passeggiate. Però la maggior parte della nostra clientela viene in Valle d’Aosta per godersi la natura, per le escursioni, non solo per lo sci».

«I più grandi problemi riscontrati in questi giorni a Cervinia sono come sempre da ricondurre alla viabilità e alla mancanza totale di parcheggi. - riferisce Palmira Neyroz referente Adava per Breuil-Cervinia - Servirebbe un servizio di trasporto pubblico più frequente da e per i principali aeroporti. Per i pendolari nel fine settimana manca un servizio navetta nel paese che li possa portare dai parcheggi - anche zona distributore-camper - alla funivia. La mancanza di parcheggio si sente ancora di più all'entrata di Breuil-Cervinia, così come manca una sala polifunzionale capiente dove poter organizzare eventi».

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