Dalla Regione Piemonte 167mila euro per il noleggio delle tensostrutture adibite a ospitare i locali mensa e i servizi delle scuole medie inagibili

Dalla Regione Piemonte 167mila euro per il noleggio delle tensostrutture adibite a ospitare i locali mensa e i servizi delle scuole medie inagibili
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Si è chiuso bene il 2023 per Borgofranco d’Ivrea, per quanto riguarda la soluzione di uno dei problemi più sentiti e immediati da affrontare per l’Amministrazione comunale, cioè quello della scuola media del paese, il cui edificio, che si affaccia su via San Marco e su via Roma, era stato giudicato a rischio di crollo (dato lo stato ritenuto “friabile” delle colonne portanti) dopo le perizie condotte per la certificazione energetica.

Dalla dirigenza del settore regionale di edilizia scolastica della Regione Piemonte è giunta notizia della firma per la determina che assegna a Borgofranco un fondo di 167mila euro, che sarà utilizzato per il noleggio delle tensostrutture adibite a ospitare i locali mensa e i servizi, risolvendo così gli aspetti rimasti in sospeso dell’operazione di ricollocamento per l’anno scolastico 2023-2024 di circa 150 allievi. Alla notizia, la geometra dei lavori pubblici Manuela Ceresetti ha immediatamente incaricato le ditte alla fornitura.

Si lavora al progetto della nuova scuola

«Possiamo definirlo un bel regalo di Natale. - commenta il sindaco Fausto Francisca- Nel frattempo l'ingegner Stefano Grosso ha progettato un nuovo edificio scolastico per ospitare le medie, consentendo così al nostro Comune di partecipare a un bando predisposto specificatamente dalla Regione Piemonte, di cui sono in corso le istruttorie, in aiuto a quei Comuni incappati nelle stesse spiacevoli sorprese riservate al nostro lo scorso maggio».

L’incresciosa situazione del plesso scolastico - che coinvolge Amministrazione, cittadinanza e Assessorato regionale - aveva portato a rigettare l’idea di impiegare dei container per ospitare gli alunni (troppo costosa e di difficile disponibilità strutturale) optando invece per l’utilizzo delle sale di Palazzo Marini (grazie alla disponibilità di Formont, che aveva in convenzione i locali), ricavando 6 aule convenzionali e una per il sostegno per le medie, con l’impiego inoltre di tutti i locali disponibili in via Roma per le elementari. Il finanziamento suggellerà così l’impiego di 2 "tensostrutture" per ospitare i servizi e gli spazi accessori, da collocare nei cortili di via Roma e di Palazzo Marini. Una soluzione che è andata oltre l’ipotesi della concertazione di un polo scolastico con l’istituto comprensivo di Settimo Vittone, che non ha avuto un riscontro unitario, e che prelude all’abbattimento degli edifici a rischio e alla ricostruzione di un più moderno e adeguato plesso scolastico per le medie.

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