“Un unico brand turistico per Pila e Aosta Possiamo diventare meglio di Innsbruck”
Anno nuovo, progetti nuovi. Dallo scorso marzo la società Turismok ha assunto il ruolo di direzione tecnica del consorzio Espace de Pila. E questi primi mesi di lavoro hanno già prodotto dei risultati. Soprattutto, si vuole guardare al futuro con un’ottica nuova. «Gli operatori del consorzio si sono resi conto che per intercettare una domanda turistica sempre più esigente era necessario dotare l’apparato amministrativo dell’Espace de Pila di una figura manageriale per “mettere a terra” una serie di progetti di sviluppo turistico. - spiega Aimé Pernettaz di Turismok - Nei primi mesi di direzione ci siamo occupati di ascoltare le necessità dei consorziati, di definire i progetti di sviluppo prioritari e di mettere in sicurezza le finanze del consorzio istituendo una procedura contabile con un software dedicato alla gestione dei conti».
Il progetto di “rebranding”
Tra i progetti di sviluppo prioritari - che si vorrebbero concretizzare al più presto - figura appunto quello che tecnicamente si chiama “rebranding”. In parole semplici, si vuole veicolare in modo nuovo il messaggio ai potenziali villeggianti abbinando la neve della stazione turistica di Gressan con i monumenti di Aosta. «Solo noi locali consideriamo Pila e Aosta come entità separate, i turisti non vedono questa distinzione e spesso visitano entrambe le località in uno stesso soggiorno. - sottolinea Aimé Pernettaz - L’obiettivo è attrarre un pubblico sempre più grande ed “erudito” e in questo senso il connubio tra cultura e sci funziona. Pensiamo a Innsbruck, che unisce “lifestyle” ed eccellenza territoriale. Noi potremmo essere ancora meglio: i monumenti di Aosta non hanno sicuramente nulla da invidiare a quelli di Innsbruck e la cittadina austriaca non può vantare i chilometri di piste di Pila. Il collegamento con la telecabina unisce direttamente queste due realtà che vanno promosse come una sola, sotto un unico “cappello” di comunicazione. E’ un approccio innovativo anche nell’ottica dei cambiamenti climatici in atto perché permetterebbe di aumentare la permanenza media dei turisti pure in caso di scarsità di neve o di tempo brutto. Il “rebranding” è sentito come una necessità dalla maggioranza degli operatori sia di Pila che di Aosta: il motivo per cui siamo stati scelti per la direzione dell’Espace è proprio perché da tempo crediamo in questo progetto».
“Raccontare meglio gli eventi ai turisti già presenti a Pila”
«Appena ci siamo insediati abbiamo incontrato gli operatori di Pila. - prosegue Aimé Pernettaz - Oltre al “rebranding” un’altra necessità avvertita era quella di raccontare meglio gli eventi organizzati sul territorio ai turisti che si trovano già nella stazione. Abbiamo perciò creato dei “qr code” collocati in tutte le camere delle strutture ricettive attraverso i quali si può accedere all’intero pacchetto di offerte: manifestazioni, noleggi, ristoranti aperti e tutto ciò che serve a chi è già presente sul territorio». «Per l’inverno abbiamo poi lavorato a esperienze oltre lo sci come ciaspolate guidate in contesti particolari, come quelle notturne, e presentando due itinerari di scialpinismo sicuri e monitorati per chi si vuole avvicinare a questa pratica. - dice ancora Aimé Pernettaz - Sia chiaro, lo sci rimane il prodotto di punta. Tuttavia negli ultimi anni la pratica dello sci non cresce più ai livelli del passato. Qui non ce ne accorgiamo perché la Valle d’Aosta beneficia ancora di condizioni di innevamento privilegiate ma altrove stanno già facendo i conti con una certa disaffezione per lo sci. E’ per questo che bisogna proporre anche altre esperienze. Oltre a ciaspole e scialpinismo, stiamo valorizzando le proposte delle cene in quota con il gatto delle nevi organizzate dai privati promuovendole sul nostro sito internet».
«Questo inverno ci siamo dedicati molto agli eventi: per la prima volta quest’anno la fiaccolata di Pila è stata trasmessa tutta in streaming sul maxischermo e vi hanno assistito molte migliaia di persone, ben di più rispetto all’anno precedente. - conclude Aimé Pernettaz - La stagione è iniziata bene, i numeri sono positivi. Ora speriamo nella neve a gennaio!».