Benedizione contro valanghe e calamità naturali martedì scorso, 2 gennaio, a Elevaz di Pré-Saint-Didier
La benedizione solenne contro il rischio di valanghe e di calamità naturali è stata impartita martedì scorso, 2 gennaio, dopo la Messa celebrata alle 11, fuori dalla chiesetta di Elevaz, a Pré-Saint-Didier. «Credo che la tradizione abbia più di 60 anni. - spiega il parroco don Rodolfo Granelli, che ha impartito la benedizione - La preghiera di richiesta di protezione è in latino e abbiamo scelto di non tradurla perché è un latino semplice, abbastanza comprensibile». La zona tra Elevaz e Torrent in passato è stata spesso coperta da valanghe che, per quanto frenate dai boschi di conifere, hanno spesso separato i villaggi. «Torrent rimaneva isolato e a poco a poco è stato abbandonato. - continua il parroco - L’ultima abitante è stata Maria Perrod, che con la famiglia è poi stata ospitata in alcune stanze della parrocchia. Poi il villaggio ha ripreso ad essere frequentato in estate. Oggi non c’è tanta neve come un tempo, ma la tradizione si è conservata. Anzi, la piccola comunità è riuscita a realizzare l’oratorio a Torrent, intitolato al Sacro Cuore: il progetto risale alla seconda metà dell’Ottocento, e aveva già ricevuto il permesso del vescovo, ma siamo riusciti a realizzarlo solo qualche anno fa e ogni ultima domenica di giugno celebriamo il patrono».
Il santo celebrato mercoledì 3 è invece San Defendente, cui a Elevaz è dedicato un altare. Soldato romano, martire cristiano, è in genere invocato contro il pericolo di lupi ed incendi. «Il rito che abbiamo celebrato - conclude don Rodolfo Granelli - invoca a partire da Mosè l’invocazione sul suo popolo, fino ad oggi. La preghiera viene recitata alla presenza dei soli uomini sul luogo della valanga, mentre le donne restano in chiesa a recitare il rosario. Chiediamo che il Signore ci protegga dalle calamità naturali, dalla valanga ma anche da quelle che possono minare il raccolto, tutto per il tramite di Gesù Cristo».