«Una delle manovre più risicate della storia repubblicana»

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È "una delle manovre più risicate della storia repubblicana, a causa della situazione d'incertezza internazionale e del debito generato dagli interessi passivi e dal buco del Superbonus".

Per questo alla Camera il deputato valdostano Franco Manes, componente delle minoranze linguistiche nel gruppo misto, ha espresso un voto di astensione insieme a tutti il gruppo. "Abbiamo assistito a una violazione del bicameralismo paritario, dove il governo ha limitato in modo inaccettabile il dibattito parlamentare" dichiara Franco Manes. Il deputato dell'Union Valdôtaine esprime anche forte disappunto per la gestione del Superbonus. Franco Manes esprime soddisfazione per l'approvazione di tre ordini del giorno "di particolare importanza per la Valle d'Aosta". Il primo riguarda i lavoratori frontalieri: presentato da Manes, è "una risposta diretta alle preoccupazioni" per "l'obbligo per i lavoratori frontalieri di versare una quota di compartecipazione al Servizio sanitario nazionale a partire dal 2024". Il governo dovrà "collaborare con le Regioni per identificare misure efficaci che incentivino i lavoratori a rimanere nelle loro regioni di origine". Il secondo ordine del giorno sottoscritto da Manes è quello per tutelare il francoprovenzale, spingendo per la creazione di un fondo specifico per la valorizzazione della lingua e della cultura a esso legate. Il terzo impegna il governo a valutare iniziative per il ripopolamento e lo sviluppo sostenibile delle aree montane e interne del Paese.

"Questo ordine del giorno - evidenzia Franco Manes - sottolinea un cambio di prospettiva, considerando le Terre Alte non più come problemi marginali, ma come opportunità vitali per un rinnovato sviluppo nazionale. Questa iniziativa ha l'intento di rianimare le aree montane e interne, portando nuova vita e risorse attraverso una strategia di sviluppo che coinvolga attivamente le regioni, inclusa l'area autonoma di Trento e Bolzano".

L'obiettivo è di "innescare un rinascimento territoriale, che possa portare a una rinascita culturale ed economica".

Italiani più poveri"Una legge di bilancio che andrà a rendere sempre più poveri italiani e italiane, che andrà a indebolire ancora di più il loro potere d'acquisto". Lo scrive in una nota Valle d'Aosta Aperta dopo l'approvazione alla Camera della Finanziaria 2024. Per la coalizione formata in Valle da Adu-Sinistra italiana, Movimento 5 stelle e Area democratica-Gauche autonomiste, è "una legge che va a tutelare le grandi società milionarie a discapito della classe media, ancora di più martoriata dalla mannaia di fine anno del centrodestra". Secondo la coalizione, "questo governo e questa maggioranza vanno a saccheggiare i conti dei loro stessi concittadini" con 21 miliardi di tagli alle pensioni dei dipendenti pubblici, 37 miliardi di tagli in 17 anni all'indicizzazione delle pensioni, aumento delle tasse su assorbenti, pannolini e latte in polvere, cancellazione delle agevolazioni fiscali, cancellazione degli sgravi per gli under 36 che acquistano la prima casa, "progressiva distruzione della sanità pubblica che vede ben 2 miliardi di euro dirottati verso la sanità privata", blocco delle assunzioni del personale sanitario e "richiesta ai medici di fare ancora più turni aggiuntivi".

Ancora, secondo VdA Aperta ci sono "tagli all'istruzione, cancellazione dello sconto in fattura - tranne che per i bagni" per i lavori, "nessun supporto adeguato per le famiglie più vulnerabili economicamente e per le piccole e medie imprese". "In compenso gli italiani che a fatica arrivano a fine mese potranno dormire sonni tranquilli sapendo che ben 12 miliardi, che avrebbero potuto essere destinati all'istruzione o alla sanità, saranno utilizzati per l'ormai famigerati e chimerico Ponte sullo Stretto".

VdA Aperta prosegue: "Tanto per non farci mancare nulla, nel favoloso mondo della presidente del Consiglio, che forse non si è accorta che la monarchia è finita da un pezzo in Italia, non verrà più riscossa la tassa sugli extraprofitti delle società energetiche. Pare che i cittadini vengano per lo più percepiti da questo governo come sudditi da svenare e tutelare chi i soldi li fa a spese dei contribuenti". La coalizione valdostana aveva presentato, grazie all'aiuto dei parlamentari della Sinistra italiana, "diversi emendamenti volti all'equiparazione delle pensioni dei dipendenti del Corpo forestale e del Corpo regionale dei vigili del fuoco ai colleghi dei corpi nazionali, al rifinanziamento del fondo contro la violenza e la discriminazione di genere, a fondi per la riapertura della linea ferroviaria tra Aosta e Pré-Saint-Didier e per la messa in sicurezza del traforo del Gran San Bernardo, all'Iva agevolata per gli interventi di messa in sicurezza del territorio e al riconoscimento di lavoro usurante per i lavoratori degli impianti a fune". VdA Aperta ricorda che "gli emendamenti sono stati tutti bocciati, anche dai parlamentari valdostani” Franco Manes (Union Valdôtaine) e Nicoletta Spelgatti (Lega).

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